Arcore, Villa Borromeo si toglie il velo FOTO E VIDEO

Martedì 5 dicembre è in programma una serata pubblica sullo stato di avanzamento del cantiere della Montagnola

Pubblicato:
Aggiornato:

Piano piano la gran Dama torna a risplendere e nel 2018, presumibilmente tra maggio e giugno, ci sarà il fatidico taglio del nastro.

Tutti al lavoro per il taglio del nastro

Quarantacinque tecnici stanno riportando a lucido oltre 3mila metri quadrati di delizia, oggetto di riqualificazione da parte di Italiana Costruzioni.

Già da qualche giorno gli operai stanno togliendo i ponteggi della lussuosa dimora e la «bella addormentata» ha fretta di riconquistare la bellezza perduta.

Lavori, ricordiamo, iniziati ormai da un anno e mezzo grazie ad un progetto che ha coinvolto tre soggetti: il Comune di Arcore, Unicredit e Italiana Costruzioni, la stessa che ha fatto rinascere la Villa Reale di Monza e che ha realizzato il padiglione Italia ad Expo, lo spazio espositivo di Milano Porta Nuova e ristrutturato il colonnato del Bernini di piazza San Pietro.

Un cantiere di soli 450 giorni

Da oltre 450 giorni si alternano nella vecchia dimora, risalente al 1750 e costruita dai rampolli della famiglia Borromeo d’Adda, tecnici che effettuano prove di tenuta, operai che scavano e portano via macerie.

Ma non solo: ci sono anche tappezzieri, gessisti, falegnami, restauratori di affreschi.

Un lavoro di grande sinergia che dovrà essere portato a termine entro la primavera del prossimo anno.

Dentro la villa, come abbiamo potuto vedere durante l'ultima visita nel settembre scorso, ci si muove salendo e scendendo scale.

Ci si sposta dallo spartano piano seminterrato alle eleganti sale del primo piano, dove in passato si svolgevano feste e balli di corte.

Un tuffo nel passato che ancora rivive

Camminando nelle cantine si incontrano le vecchie cucine (che verranno ripristinate) e la grande ghiacciaia, con il montavivande ancora funzionante.

Colpisce all’occhio il sistema di riscaldamento ad aria calda che utilizzavano all’epoca: ben 5 caldaie in ghisa alimentate da legna che producevano calore attraverso canali che portavano aria calda in tutte le stanze.

Salendo al piano terra e poi al primo piano sembra ancora di sentire l’aria nobile che si respirava tra queste mura nel 1800.

Troviamo sale di rappresentanza, dove i nobili Borromeo si trovavano a fare festa, oltre alle camere per gli ospiti e per la servitù.

Lasciano letteralmente a bocca aperta i soffitti, ancora decorati con stucchi, e i lampadari a vetro di Murano, una vera delizia che la Gran Dama ha saputo conservare nel tempo. Accanto al salone principale si trova la sala della musica con tanto di balconata dedicata alla musica.

Rimessi a nuovo tutti gli arredi

Sono stati rimessi a nuovo tutti gli arredi e all’interno della Montagnola troveranno posto anche una sala di rappresentanza per l’Amministrazione comunale, un archivio storico, uno spazio dedicato alle istituzioni (Parco Valle Lambro in primis, ndr).

Inoltre l'Amministrazione comunale vorrebbe mettere a reddito una parte di Villa, concedendola per banchetti e matrimoni.

Da questa operazione sarà possibile anche  recuperare centinaia di migliaia di euro ogni anno. Infine un'ultima indiscrezione:  nelle cantine potrebbe trovare spazio anche uno spazio per un’enoteca di pregio.

Il 5 dicembre una serata ad hoc organizzata dalla Giunta

L'appuntamento per tutti coloro che vorranno ammirare lo stato di avanzamento del cantiere è per martedì 5 dicembre.

In quell'occasione l'Amministrazione comunale, a 478 giorni esatti dalla partenza del cantiere della Montagnola, invita arcoresi e non ad una serata speciale.

L'incontro è previto per le ore 21 alle Scuderie di Villa Borromeo

 

Seguici sui nostri canali
Necrologie