Chiusura della biglietteria nelle stazioni di Seveso, Arcore e Desio: "Notizia priva di fondamento"

Il sindaco Corti scrive a Trenord: "Teniamo alta l'attenzione".

Chiusura della biglietteria nelle stazioni di Seveso, Arcore e Desio: "Notizia priva di fondamento"
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Chiudono le biglietterie delle stazioni di Desio, Arcore e Seveso? "Una notizia priva di fondamento. Almeno secondo Trenord". Così il sindaco Roberto Corti commenta l’ipotesi che era stata ventilata nei giorni scorsi.

Corti ha scritto a Trenord

Appresa la notizia dai giornali, Corti ha preso carta e penna e ha scritto a Trenord una mail mercoledì 29 maggio. «La società ferroviaria – spiega il sindaco – mi ha risposto in giornata smentendo, di fatto, la chiusura delle biglietterie. Noi continuiamo a mantenere alta l’attenzione». Il sindaco allarga il ragionamento: «Le biglietterie sono il primo presidio di sicurezza nelle stazioni. Toglierle per razionalizzare i costi significa rischiare di fare degli scali ferroviari terra di nessuno. Auspico un’azione bipartisan, soprattutto dalle forze politiche di centrodestra che non perdono occasione per organizzare sit-in in stazione, presso i vertici politici di Regione Lombardia affinché garantiscano il mantenimento delle biglietterie nelle stazioni».

"Grave prendere la decisione senza informare i sindaci"

La decisione di Trenord di eliminare le biglietterie risulterebbe ancora più grave se si considera che tra le sette linee ferroviarie più pericolose della Lombardia ben quattro passano proprio dal territorio brianzolo e che quella più a rischio è la S9, la Saronno – Seregno. "Ritengo, poi, grave – prosegue il sindaco - che Trenord possa prendere questa decisione senza informare preventivamente i sindaci, responsabili dell’ordine pubblico nelle città, che lo vengono a scoprire dalle pagine dei giornali. Noi chiediamo percorsi condivisi, mentre Trenord prende decisioni unilaterali".

Incontro in Regione con l'assessore Terzi

Proprio in un’ottica di collaborazione, lo scorso 23 aprile e poi, ancora, martedì 28 maggio, Roberto Corti, insieme ai colleghi Concettina Monguzzi, sindaco di Lissone e Maria Fiorito, sindaco di Muggiò, aveva mandato una lettera all’assessore regionale Claudia Maria Terzi rinnovando la richiesta dell’apertura di un "tavolo" sui problemi del trasporto ferroviario, in particolare delle linee S9 e S11. "Ogni giorno – spiega Corti - utilizzano la stazione di Lissone circa 8.300 persone, mentre dallo scalo di Desio passano circa 7.500 persone. Insieme, le due stazioni rappresentano oltre il 20 per cento del traffico giornaliero di Trenord sulle linee S9 e S11. Donne e uomini che prendono il treno per motivi di studio e lavoro e che si ritrovano come compagni di viaggio l’affollamento nelle ore di punta, il sottodimensionamento dei convogli, i guasti tecnici, le corse soppresse senza preavvisi e la scadente qualità del servizio. Ad oggi nessuno di questi problemi è stato risolto. Una situazione che ribadiremo all’assessore regionale a cui chiederemo risposte concrete". Mercoledì 14 giugno, l’incontro in Regione. Claudia Maria Terzi ha, infatti, convocato i sindaci di Desio, Lissone e Muggiò a Palazzo Lombardia.

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