Compra e monta un'altalena, il Comune gliela fa togliere: "Non a norma"

Il caso legato al bel gesto di un cittadino, che però ha dovuto fare marcia indietro dopo l'altolà dell'assessore

Compra e monta un'altalena, il Comune gliela fa togliere: "Non a norma"
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Compra e monta un’altalena, il Comune gliela fa togliere: “Non a norma”. Il caso legato al bel gesto di un cittadino, che però ha dovuto fare marcia indietro dopo l’altolà dell’assessore.

L’altalena della discordia…

Ha pensato di comprare e pagare di tasca propria una nuova altalena e di installarla nel parchetto giochi di via Acciaierie, all’interno del quale la stessa altalena mancava da tempo, dopo essere stata presa di mira dai vandali. Salvo poi essere costretto a rimuoverla, su «indicazione» del Comune di Sesto San Giovanni e dell’assessore all’Ambiente Alessandra Magro. Motivo? L’installazione non era stata fatta da un tecnico specializzato. L’intervento non era stato eseguito «a regola d’arte».

I bambini dovranno aspettare

altalena montata parchetto sesto san giovanni poi smontata non sicura sicurezza
Il gioco nel parchetto senza più l’altalena comprata e montata dal sestese (foto Facebook Sesto S.G. Segnalazioni)

Dovranno attendere il normale iter burocratico i bambini che frequentano l’area verde. In settimana, la vicenda legata all’altalena ha provocato un acceso dibattito sui social, con accuse incrociate. Da una parte i «sostenitori» dell’iniziativa del semplice cittadino; dall’altra, chi – nonostante abbia apprezzato il bel gesto del sestese – ha sposato la posizione del Comune.

L’assessore: “Se qualcuno si facesse male?”

«Abbiamo già fatto l’ordine delle sedute – ha commentato su Facebook l’assessore – Non capisco come mai sia intervenuto un cittadino, quando non c’era alcun problema da parte nostra a fare la manutenzione. Soprattutto senza nessun confronto con i tecnici. Adesso chi garantisce la messa a norma della seduta? È un parco pubblico, noi non possiamo assumerci la responsabilità. Se qualche bambino dovesse subire un danno noi non ne rispondiamo. Non si possono mica fare così le cose. Si poteva contattare l’Ufficio verde, che avrebbe provveduto alla regolare installazione». Anche se, ha ammesso la Magro, «i tempi del Comune a volte sono lunghi, anche grazie al lavoro superficiale di qualcuno». Da qui il passo indietro del sestese, che è tornato al parchetto armato di cacciavite per rimuovere l’altalena della discordia.

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