Il ritorno del "vuoto a rendere" nei bar e ristoranti d'Italia

A stabilire il ritorno al sistema è stato un regolamento del ministero dell'Ambiente pubblicato il 25 settembre scorso in Gazzetta Ufficiale

Il ritorno del "vuoto a rendere" nei bar e ristoranti d'Italia
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Torna il "vuoto a rendere"

Un simbolo posto all'ingresso del bar, del ristorante o dell'albergo ci aiuterà a comprendere chi aderisce all'iniziativa. Da oggi infatti torna il "vuoto a rendere": quella procedura che consente, dopo aver comprato una bottiglia, di poterla riconsegnare al barista in cambio della restituzione della cauzione versata al momento dell'acquisto.

A stabilire il ritorno al sistema, molto diffuso in Italia fino all'inizio degli anni Sessanta, è stato un regolamento del ministero dell'Ambiente pubblicato il 25 settembre scorso in Gazzetta Ufficiale. La finalità è ovviamente quella di prevenire l'aumento dei rifiuti da imballaggio monouso, puntando a sensibilizzare i consumatori sull’importanza del riciclo.

Chi aderisce all'iniziativa

Per sapere chi aderisce all'iniziativa dunque prestate attenzione alle vetrine dei locali: è proprio lì che verrà affisso il bollino che permetterà al cliente di riconoscere gli esercizi che hanno deciso di partecipare alla fase sperimentale del progetto.  Il test durerà fino ad ottobre 2018 e permetterà di ricevere dai 5 ai 30 centesimi per ogni contenitore restituito.

A cosa serviranno i contenitori

Le bottiglie, una volta rese, potranno essere riutilizzate oltre 10 volte prima di essere buttate via. Per gli esercenti che hanno deciso di partecipare alla sperimentazione è previsto anche un sistema di monitoraggio. L'idea è quella di valutare, in corso d'opera, la fattibilità tecnico-economica e ambientale ed eventualmente estendere la procedura anche ad altri prodotti.

In altri Paesi è già realtà

Nei Paesi come la Germania, la Norvegia, la Danimarca o la Gran Bretagna questa modalità di riutilizzo dei contenitori è già ampiamente collaudata. E così si scopre che questa consuetudine può avere, oltre ai benefici ecologici, anche risvolti sociali importanti, come quello di donare le bottiglie ai senzatetto e consentire loro di trarre dalla riconsegna un minimo guadagno.

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