Monza: il 70% dei medici si candida alla presa in carico dei pazienti cronici

Al gestore sarà assegnata la responsabilità di coordinare e facilitare le diverse fasi del percorso di cura

Monza: il 70% dei medici si candida alla presa in carico dei pazienti cronici
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Monza: il 70% dei medici si candida alla presa in carico dei pazienti cronici

Presa in carico dei pazienti cronici

Il 45% dei medici di medicina generale lombardi, 2.393 su 5.364, ha deciso di cogliere la sfida della presa in carico dei pazienti cronici lombardi, circa 3 mila in tutto. Il dato è stato diffuso oggi a seguito della scadenza, lo scorso 31 luglio, dell'avviso previsto dalla nuova normativa generale.

Soddisfatto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera: "Siamo assolutamente orgogliosi del risultato. Questo significa che il lavoro di valorizzazione del ruolo del medico di medicina generale che abbiamo previsto all'interno del nuovo modello di presa in carico alla fine è stato compreso. Neppure i ricorsi di alcune sigle sindacali - ha concluso - sono riusciti a scalfire la bontà della nostra riforma".

Le adesioni per Provincia

Nello specifico nella Provincia di Monza e Brianza hanno aderito il 70% dei medici di medicina generale (391 su 560). Le altre adesioni variano dal 78% di candidature dell'Ats Val Padana (305 medici su 392), al 75% di quella della Montagna (123 su 165), al 47% di Bergamo (283 su 604), fino alle adesioni più basse, quella del 30% di Pavia e del 29% di Milano.

C'è tempo fino al 30 settembre

"Voglio rimarcare - ha concluso Gallera - che abbiamo deciso di dare la possibilità ai medici di medicina generale che ancora non hanno aderito di poterlo fare, fino al 30 settembre. Siamo certi che il grande consenso mostrato dai colleghi potrà convincerli a giocare con la Regione questa grande partita per una sanità più attenta ai nuovi bisogni dei pazienti".

Il ruolo del gestore

Al gestore sarà assegnata la responsabilità di coordinare e facilitare le diverse fasi del percorso di cura, controllarne la compliance e gli esiti, garantendo la successione coordinata e ininterrotta di eventi coerenti con i bisogni dei pazienti. Oltre che la responsabilità di presidiare la comunicazione tra i diversi nodi della rete per conseguire l'integrazione dei percorsi assistenziali.

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