Perchè la Regione non decide il futuro di Carosello?

Cominicini: "non capita tutti i giorni di trovare un privato che decide di investire 110 milioni di euro sul nostro territorio e creare 400 nuovi posti di lavoro".

Perchè la Regione non decide il futuro di Carosello?
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Perchè la Regione non decide il futuro di Carosello? L'opinione dell'ex sindaco  di Cernusco Eugenio Comincini.

Forse manca il coraggio

«Non capisco perché Regione Lombardia non si sia ancora espressa in merito al progetto di ampliamento del Carosello. Forse manca il coraggio. Personalmente mi auguro prenda una posizione positiva perché non capita tutti i giorni di trovare un privato che decide di investire 110 milioni di euro sul nostro territorio e creare 400 nuovi posti di lavoro, in gran parte nella Martesana. Per una Regione che si picca di essere la migliore d'Italia e di stare al passo con le aree europee più avanzate non è una bella figura...». Tra gli amministratori locali che hanno seguito passo dopo passo l'e- volversi dell'ambizioso progetto di ampliamento del centro commerciale Carosello c'è l'ex sindaco di Cernusco sul Naviglio ed ex vice presidente della Città Metropolitana, Eugenio Comincini.

Intervista

Lei parla di ritardi, ma a quando risalgono i primi contatti con il Carosello?
«L'iter risale a cinque anni fa quando Eurocommercial Properties - sulla base del nuovo contesto commerciale che si stava sviluppando con l'avvio del grande insediamento di Arese e i prossimi arrivi di Se- grate, Cinisello e Sesto San Giovanni - decise di mettere a punto un nuovo piano strategico per affrontare questa sfida. La prima proposta della società fu quella di utilizzare i 5.000 mq dell'ex cava Merlini per offrire alla clientela una nuova esperienza al Carosello; stiamo parlando della superficie di mezzo campo di calcio, un'inezia rispetto ai sette campi di calcio del Parco degli Aironi. Noi come Comune, dopo aver ponderato bene pro e contro, decidemmo di sedere al tavolo e recitare un ruolo proattivo in questo per- corso in modo da ottenere una serie di compensazioni che mai avremmo potuto ave- re».
Quali sono le compensazioni che avete chiesto?
«Il tema ambientale per noi è sempre stato prioritario e quindi alla società abbiamo avanzato la richiesta di mantenere il parco nel suo insieme, di avere altre aree verdi per ampliare il Parco dei Germani - molto utilizzato dai cittadini di Cernusco - e di collegare il Parco degli Aironi con il Parco comunale di Carugate per creare un polmone verde più grande e fruibile. Poi abbiamo chiesto e ottenuto anche una serie di attenzioni per il commercio locale».
Sul fronte della viabilità invece?
«Il traffico rappresenta un aspetto impor- tante, ma su questo problema troppe persone hanno usato il paraocchi. La viabilità caotica del mattino è dovuta al transito dei mezzi dei lavoratori che si dirigono soprattutto nella zona industriale di Cernusco, che occupa qualcosa come 15 mila persone. Non tutti usano la metropolitana... Il centro commerciale apre alla 9 e al mattino incide poco, ci sono studi che lo dimostrano. Poi è ovvio che pure il Carosello incide sul traffico di chi lavora o abita in quella zona della zona della Martesana. Anche su questo fronte, però, la proprietà si è impegnata a realizzare una serie di opere che andranno a migliorare queste criticità. Certo, non tutti i problemi verranno risolti, è ovvio, ma Eurocommercial Properties ha elaborato diverse soluzioni, mentre la politica ha scelto quelle che riteneva migliori».
Soddisfatto del risultato?
«E' stata una trattativa complessa e articolata ma credo che alla fine abbia prodotto un ottimo risultato per tutti: cittadini ed enti pubblici, oltre che per Eurocommercial Properties. Il mio parere positivo deriva proprio dalla chiarezza e dalla trasparenza di questo percorso virtuoso che come Enti locali siamo riusciti a completare».

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