Carabinieri accusati di violenza, il caso in Parlamento

Carabinieri accusati di violenza, il caso arriva in Parlamento. il fatto risale a mesi fa quando due militari arrestarono un tunisino autore di due furti.

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Carabinieri accusati di violenza, la Lega porta il caso in Parlamento.

Il fatto

Risale a qualche mese fa quando due carabinieri in servizio a Monza arrestarono un tunisino che aveva appena compiuto due furti. Una volta in caserma e successivamente negli interrogatori, il nordafricano aveva accusato i due militari di violenza. Accuse che hanno portato alla denuncia degli uomini dell'Arma e alla loro sospensione con decurtazione della metà dello stipendio. Una vera beffa, se si pensa che al tunisino, irregolare, è stato poi semplicemente imposto l'obbligo di firma. E, ulteriore beffa, è tornato a delinquere.

Lega in campo, la vicenda finisce in Parlamento - VIDEO

Della vicenda in questi mesi si è interessata la Lega attraverso il consigliere comunale Salvatore  Russo: “In questo modo si è creato un precedente che intimorisce gli altri carabinieri. Se questo clandestino fosse stato allontanato a tempo debito non avremmo avuto questa situazione e due servitori dello Stato non sarebbero stati sospesi”.

Ora, come annunciato, sarà anche Paolo  Grimoldi a presentare un'interrogazione urgente al Ministro dell'Interno e, forse anche, al Ministro della Giustizia. "Chiederemo la massima attenzione del Governo e perché faccia sentire tutta la sua solidarietà e vicinanza a questi due valorosi uomini", ha osservato Grimoldi. "Speriamo che sia messa la parola fine a questa vicenda e se sarà necessario amplieremo questa nostra interrogazione parlamentare anche al ministero della Giustizia, perché non si sprechino tempo e risorse dei contribuenti per fare le pulci a due onesti servitori dello Stato invece che perseguire i criminali veri”, ha aggiunto.

Due famiglie nel limbo -VIDEO

L'iniziativa parlamentare leghista è stata presentata questa mattina in centro. Presente anche la moglie di uno dei carabinieri coinvolti: "Viviamo da mesi nel limbo, con un mutuo, tre figli da mantenere. Mio marito riprenderà il servizio, ma non sappiamo né dove, né con quali mansioni. Senza contare l'incertezza dell'iter giudiziario".

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