Baby bulli in centro a Desio, davanti ai Carabinieri: "E' stato un gioco"

Convocati con i genitori in caserma, si sono giustificati

Baby bulli in centro a Desio, davanti ai Carabinieri: "E' stato un gioco"
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Baby bulli in centro a Desio, davanti ai Carabinieri: "E' stato un gioco"

Bully a Desio: la loro versione

Preso in giro, picchiato e insultato e persino messo in un cestino della spazzatura, ma la spiegazione in caserma davanti ai genitori è stata: "Si è trattato solo di un gioco". Nessuna volontà di far male al compagno. Così i ragazzini di 12 e 13 anni, protagonisti di un brutto atto di violenza domenica in centro a Desio, si sono giustificati quando sono stati convocati dai carabinieri con i loro genitori. A quanto pare hanno dichiarato di essere tutti della stessa compagnia. In ogni caso una relazione rispetto a quanto successo nella centralissima via Garibaldi potrebbe finire sul tavolo della Procura per i minori di Milano. Il padre del ragazzo preso di mira, però, non sarebbe intenzionato a fare denuncia.

Il fatto domenica nella centralissima via Garibaldi

Gli uomini dell'Arma erano intervenuti su segnalazione di un automobilista, preoccupato di fronte all'accanimento di un gruppo di ragazzini nei confronti di un 12enne. Spinte, calci, insulti, ginocchia sulla schiena per impedirgli di rialzarsi. Un "gioco" cattivo, così è sembrato a chi ha visto, durato un quarto d’ora e ripreso con un telefonino, probabilmente per pubblicare il video su qualche social network. Violenze fisiche e psicologiche nei confronti della vittima, di fronte ai passanti che non sono però intervenuti per dividere i ragazzi. I carabinieri, accorsi sul posto dopo la segnalazione, hanno dapprima bloccato l'azione e poi hanno identificato i minori, quindi li hanno convocati con i genitori.

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