Carabinieri sospesi, Grimoldi incalza il Ministero

L'onorevole esprime la sua vicinanza ai due militari del Comando di Monza accusati di falso ideologico, calunnia e lesioni

Carabinieri sospesi, Grimoldi incalza il Ministero
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Carabinieri sospesi, Grimoldi incalza il Ministero

L'onorevole Paolo Grimoldi (Lega Nord) esprime la sua vicinanza ai due carabinieri del Comando di Monza sospesi per un anno (con stipendio dimezzato) perché indagati in concorso per falso ideologico, calunnia con l’aggravante dell’abuso di potere e lesioni personali. E annuncia la volontà di presentare al più presto un'interrogazione parlamentare per fare chiarezza sulla vicenda.

"Una vicenda kafkiana, solidarietà ai militari"

“Premettendo che è giusto approfondire e verificare i fatti, facendo tutti gli accertamenti opportuni - ha dichiarato l'onorevole Grimoldi - Detto questo esprimo la mia totale solidarietà e la mia vicinanza ai due carabinieri. Il provvedimento a loro carico arriva dopo una vicenda ‘kafkiana’, in cui i due militari, con un lungo trascorso nell’Arma, dopo l’arresto di un criminale tunisino (un clandestino con il foglio di via, un criminale che aveva appena rapinato un ragazzino di 13 anni e aveva poi acquistato droga, che ha reagito cercando di accoltellare i due militari) si ritrovano accusati di aver percosso questo signore con un manganello. Anche se gli accertamenti medici successivi sul tunisino non hanno evidenziato alcuna lesione di questo tipo”.

"Io sto coi Carabinieri"

E prosegue. “Su questa vicenda occorre la massima trasparenza, per questo presenterò immediatamente un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro degli Interni per sapere perché è stato assunto un provvedimento di sospensione nei confronti dei due Carabinieri, senza attendere il termine dell’indagine, basandosi solo sulla testimonianza di un immigrato irregolare, un delinquente rapinatore. Fino a prova contraria io sto con i due Carabinieri”.

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