"Crisi del lavoro nel Vimercatese, il nuovo Governo intervenga subito"

L'appello di "Liberi e uguali".

"Crisi del lavoro nel Vimercatese, il nuovo Governo intervenga subito"
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"Crisi del lavoro nel Vimercatese, il nuovo Governo intervenga subito". Questo l'appello lanciato dal gruppo del Vimercatese di "Liberi e uguali" attraverso un comunicato diffuso nel fine settimana.

Comunicato che trae spunto da alcune situazioni di grave difficoltà sul fronte del mondo del lavoro. Innanzitutto la vicenda degli ex lavoratori di Bames e Sem, di Vimercate, e dell'attesa per il rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta dei proprietari e dirigenti delle due aziende dichiarate fallite; e poi il recente annuncio da parte di Nokia di ulteriori licenziamenti in Italia e in particolare nel sito di Vimercate, dove a fine luglio altre 60 persone verranno lasciate a casa. Senza dimenticare il clamoroso caso della K-Flex di Roncello, chiusa per delocalizzazione.

"Manca una politica industriale"

"I processi di riorganizzazione e di delocalizzazione stanno coinvolgendo migliaia di lavoratori nella nostra provincia, creando disoccupazione,un clima di grande incertezza e disagio sociale - si legge nel comunicato -  Grazie alla mancanza di una politica industriale nazionale e regionale credibile che abbia al centro la difesa e lo sviluppo dell’apparato produttivo, che promuova innovazione e qualità che sia in grado di gestire le risorse umane e di conoscenza investendo in primo luogo sulla ricerca, il nostro territorio si prepara a ricevere una nuova pesante ferita. A livello regionale è di fatto mancata in
questi anni la consapevolezza che l’area del vimercatese potesse sviluppare attività importanti e qualificanti nel settore telecomunicazione e Hi-Tech in generale".

"Nuovo Governo e Regione agiscano subito"

"Per questo siamo convinti che il Governo che si è appena insediato attraverso il Ministero per lo
Sviluppo Economico e Regione Lombardia debbano fare la propria parte - si legge ancora -  passando dalle vuote parole e promesse ai fatti concreti,  ponendo in essere tutte le iniziative necessarie atte a tutelare sia l’occupazione che il patrimonio industriale della nostra città, per bloccare la perdita di posti di lavoro ed evitare il depauperamento di conoscenze tecnico-scientifiche proprie delle aziende della nostra zona".

"Vicinanza ai lavoratori in lotta"

"Liberi e Uguali del vimercatese esprime la propria solidarietà ai lavoratori in lotta e sostiene le loro rivendicazioni nella convinzione che le professionalità e la capacità produttiva siano un patrimonio che non possa essere disperso per scelte imprenditoriali sbagliate; che chi ha compiuto scelte scellerate in passato sia chiamato a risponderne economicamente e penalmente; che ulteriori licenziamenti in Nokia rappresenterebbero la probabile chiusura di prospettive per i lavoratori che faticherebbero a ricollocarsi in una tale situazione di crisi".

"Anche il Comune di Vimercate faccia la propria parte"

"Pensiamo che sia necessaria una politica industriale ed occupazionale diversa che gestisca i nuovi
processi che ci troviamo di fronte, che incida strutturalmente stimolando investimenti, economia
ed occupazione non precaria - si chiude il comunicato -  Chiediamo che anche le Istituzioni locali e l’Amministrazione Comunale di Vimercate si facciano portavoce presso le Istituzioni superiori per tutelare e mantenere almeno gli attuali livelli occupazionali nel nostro territorio".

 

 

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