Due anni e sei mesi al ladro imbianchino

Nel 2014 ha svaligiato una casa a Concorezzo durante un tinteggio.

Due anni e sei mesi al ladro imbianchino
Pubblicato:

Due anni e sei mesi al ladro imbianchino. Ha svaligiato la casa che stava tinteggiando, ma il tribunale di Monza lo ha smascherato, condannandolo alla pena di due anni e sei mesi di reclusione.

L'episodio risale al 2014

Si tratta di Angelo S., 45 anni originario di Saronno, ma l'episodio si è svolto nel 2014 a Concorezzo. Il giudice Letizia Brambilla ha leggermente abbassato la richiesta di condanna formulata dalla Pubblica Accusa, rigettando la richiesta della difesa di derubricare il fatto a un furto semplice e non aggravato. L'uomo si trovava all'interno dell'abitazione di un cittadino di Concorezzo. La vittima ha riferito in aula quanto gli era accaduto.

"Doveva occuparsi - dice il proprietario della casa - della tinteggiatura totale. Una stanza era stata tinteggiata in modo penoso e peraltro non aveva neppure concluso".

Erano in due. Insieme a lui c'era una seconda persona che però non risulta imputato in questo procedimento. Uno dei due si stava occupando della parte più commerciale, l'altro, invece, era l'autore materiale della tinteggiatura. I lavori sono durati tre giorni, quelli precedenti alla sparizione improvvisa dei due.

"Nei giorni successivi - ha spiegato la parte offesa - Ci siamo accorti che mancavano delle cose, oggetti preziosi di grande valore economico, ma anche affettivo. In particolare un anello tempestato di diamanti. Un'opera di gran pregio del valore di almeno 7.000 euro Mancano anche le fedi di mio padre  e quelle dei miei zii".

La ricostruzione del Tribunale di Monza

L'imputato, secondo la ricostruzione del Tribunale di Monza, si è rivolto a un negozio specializzato nell'acquisto dell'oro. Quindi ha venduto i monili rubati e il negozio li ha girati per la fusione del materiale. In un lampo i preziosi sono svaniti nel nulla, tanto che anche dopo lo smascheramento del responsabile non c'è stata nessuna possibilità di recuperarli. I pezzi, infatti, erano stati già fusi come ha confermato in aula il commerciante al quale erano stati venduti.  Una brutta vicenda che che si è conclusa con la condanna del responsabile. Una piccola soddisfazione per chi ha perso degli oggetti di grande valore emotivo, oltre che di valenza economica non indifferente.

"Il quadro accusatorio - ha concluso la Procura - è chiaro. Chiedo tre anni di reclusione".

Ma il giudice l'ha leggermente ritoccata al ribasso, rivendendo le richieste formulate inizialmente.

Seguici sui nostri canali
Necrologie