Il caso delle polpette avvelenate nell'area cani

La Polizia locale ha chiuso con i sigilli il giardinetto di via Adigrat. Ma poche ore dopo è stato riaperto da qualche cittadino imprudente.

Il caso delle polpette avvelenate nell'area cani
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Il caso delle polpette avvelenate nell'area cani. La Polizia locale ha chiuso con i sigilli il giardinetto di via Adigrat. Ma poche ore dopo è stato riaperto da qualche cittadino imprudente.

Polpette avvelenate

Il caso di presunto avvelenamento di un cane nell’area di via Adigrat a Triante settimana scorsa è ancora aperto. Gli agenti di Polizia locale stanno indagando sulla vicenda e per precauzione, poche ore dopo il rinvenimento dei bocconi, lo spazio era stato chiuso. Eppure qualche cittadino ha pensato bene di riaprire il giardinetto togliendo i sigilli della Polizia locale, nonostante possa ancora esserci il rischio di una contaminazione. Venerdì scorso un cane ha ingerito alcuni bocconi di carne, abbandonati all’interno dello spazio verde. L’animale ha manifestato subito i segnali di un malore e la proprietaria ha deciso di portarlo a casa per soccorrerlo.

La segnalazione

E’ stata però Barbara Zizza, admin del gruppo Facebook «Monza a 4 zampe» a effettuare la procedura di segnalazione agli organi competenti. Anche perché la Zizza a breve diventerà la responsabile dell’area (lo spazio è interessato da un patto di collaborazione che verrà firmato entro pochi mesi) e ha già iniziato a prendersi cura del giardinetto di Triante.
«Restiamo in attesa del riscontro dei sanitari - ha spiegato - Per ora possiamo parlare solo di presunto avvelenamento. Ma il malore del cane sembra confermare la tesi di un gesto terribile. In casi come questo è giusto sapere esattamente cosa fare: prima di tutto non dobbiamo farci prendere dal panico».

Il caso delle polpette avvelenate nell'area cani

Il numero utile

Un paio di anni fa, in seguito a numerosi ritrovamenti anche a Monza di bocconi avvelenati, era stata creata una commissione tutt’ora attiva, che aveva stabilito l’iter da compiere.
«Insieme ad associazioni animaliste, Enpa e altri cittadini, avevamo individuato un numero di telefono - ha chiarito - Chiamando lo 0392816259 ci si mette in contatto con la Polizia locale. A quel punto, dopo aver spiegato l’accaduto, si deve attendere l’arrivo degli agenti. Importante in questa fase non toccare nulla. Anche perché il rischio è che spostando i bocconi si possano contaminare altre zone delle aree cani». Dopo sarà la Polizia locale a compiere i successivi passi. «Qui in via Adigrat si è optato per la chiusura - ha continuato la Zizza - I nastri biancorossi erano ben visibili, così come il cartello sul quale si spiegava la temporanea interdizione. Eppure qualche cittadino ha pensato bene di riaprirla, prima di avere la certezza che lo spazio fosse stato bonificato».

Frequentatori notturni

Ma non si esclude che a riaprirlo siano stati i frequentatori «notturni» che da sempre popolano il giardinetto fino a notte fonda. «Questo è un altro problema - ha dichiarato - Bande di ragazzi utilizzano lo spazio in modo improprio, agevolati dal fatto che i cancelli non vengono mai chiusi. E il risultato è che si registrano frequenti episodi di vandalismo. La fontanella è stata presa di mira più di una volta. Poi se la sono presa con i cancelli. Insomma i danni sono un po’ una routine. Spero che la gestione futura attraverso il patto di collaborazione, che in altre zone della città sta dando risultati molto positivi, possa invertire questa tendenza, portando ordine e rispetto. Occorre anche ribadire agli utenti che i bisognini vanno sempre raccolti e gettati negli appositi cestini. Saranno pure piccoli gesti, ma sono la misura di una civiltà che a Monza, in più di un’occasione si fa fatica a riscontrare».

La diffida del Codacons

Nel frattempo, in settimana, è arrivato sui tavoli della Procura di Monza l’esposto firmato dai vertici del Codacons nel quale si chiede alle autorità di indagare per arrivare all’«identificazione dei soggetti che hanno abbandonato le polpette» per «infliggere una conseguente punizione».

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