Manzini, luminare tra protesi, calcio, basket a atletica

Nato nel 1956, dopo la maturità scientifica al "Frisi", si è laureato in Medicina e Chirurgia alla Statale di Milano con il massimo dei voti e la lode

Manzini, luminare tra protesi, calcio, basket a atletica
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Quello di Claudio Manzini è uno dei nomi più noti in ambito ortopedico sul territorio. Un vero e proprio luminare per molti, soprattutto dopo aver portato a livelli di eccellenza il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell'ospedale "Borella" a Giussano.

Nato nel 1956, dopo la maturità scientifica al "Frisi", si è laureato in Medicina e Chirurgia alla Statale di Milano con il massimo dei voti e la lode.

Manzini: una carriera tra traumi e sport

L'interesse nel campo della traumatologia era scaturito dalla sua grande passione per lo sport: negli anni del liceo e dell'università era stato infatti un discreto velocista e in seguito, dal 1974 al 1983, aveva insegnato educazione fisica alla “Forti e Liberi” di Monza per poi arrivare alle esperienze nel basket (medico sociale dell'Aurora Desio in serie A) e nel calcio (consulente ortopedico del Meda Calcio nell'allora serie C2).

L'eccellenza a Giussano

Al Borella di Giussano era arrivato nel 1983, affiancando il professor Lanzi, allora ortopedico di grande fama.

Nello stesso periodo e fino agli anni '90, viene in contatto con i grandi nomi dell'ortopedia americana, apprendendo i segreti della chirurgia artroscopica articolare.

La specializzazione in traumatologia sportiva della chirurgia sostitutiva protesica è il passo seguente: dal 2000 ad oggi Manzini ha impiantato migliaia di protesi, mentre dal 2004 è stato uno dei pionieri della medicina rigenerativa.

Il "ritorno" a Monza

Nella riorganizzazione sanitaria voluta dalla Regione, era arrivato il divorzio dall'ospedale di Giussano e l'approdo alla Clinica Zucchi.

Un divorzio non senza polemiche che allora aveva interessato anche il Consiglio comunale.

Manzini, al centro dell'inchiesta "Disturbo",  ha anche una collaborazione con il Cam di Monza e uno studio ambulatoriale a Lissone.

Commenti
Giancarlo

Conosco abbastanza bene il Manzini,un chirurgo di grande competenza ed umanita' e mi associo pienamente a quanto detto da Andreina .Sulla base di un' intercettazione telefonica in cui si parlava velatamente di Lui,questo ottimo medico e' stato sottoposto a una ingiusta gogna mediatica.Potrebbe anche aver fatto errori ma era il caso di intervenire in questo modo quando pericolosi assassini e stupratori escono dal carcere con incredibile facilita,siamo proprio un paese che tutela il peggio è umilia il meglio

Andreina

io lo conosco bene in quanto mi ha operato e rimesso in sesto ma sopratutto per l'onestà con la quale si rapporta verso le persone che ricorrono a lui. son certa che ne uscirà pulito quello che però mi sconforta è stato vederlo sbattere in prima pagina ed i galera....quando i nostri politicanti che fanno legge e decreti per i loro soli interessi vengono dai giornali e dalle Tv solo elogiati ed invitati ma sempre trattati come si trattasse dei vostri e loro padroni. questo è uno scandalo che dovrebbe far riflettere i giornalisti ....ma sopratutto la gente comune che si abbevera delle notizie per poi sparlarne ,pur non sapendo nulla di quel che in realtà è,così facendo gioiscono delle disgrazie altrui per compensare i loro propri fallimenti.....SE QUESTO E' MODO DI DARE NOTIZIE E RITENERSI PROFESSIONISTI.......dio ce ne scampi sopratutto quando un luminare quale Dott. Manzini Claudio è oltre all'umiliazione dell'arresto deve essere utilizzato come prima pagina.......senza che si sia prima accertato il suo vero coinvolgimento. in questi momenti mi vergogno di essere italiana

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