Manzoni: la nuova stagione è prosa, spettacoli cult e sperimentazione

Tanti i nomi eccellenti, da Sgarbi a Galimberti, fino ad Antonella Ruggero e Silvio Orlando

Manzoni: la nuova stagione è prosa, spettacoli cult e sperimentazione
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La nuova stagione del Teatro Manzoni

Dalla grande prosa, ai cult, dal cabaret, agli spettacoli sperimentali, fino ai grandi concerti. Davanti a centinaia di spettatori, ieri sera è stata presentata la stagione teatrale 2017/2018 del Manzoni. Una stagione iniziata, appunto, ieri col concerto di Enzo Jannacci e che sarà caratterizzata da molti debutti di stagione, come Geppi Cucciari, ma anche da grandi ritorni, come Vittorio Sgarbi e Lella Costa.

Presenti il sindaco Dario Allevi, l'assessore alla Cultura Massimiliano Longo, Barbara Vertemati, direttrice dell'Azienda Speciale di formazione Scuola Paolo Borsa, e Paola Pedrazzini, direttrice artistica del Manzoni.

 

Un cartellone con spettacoli esclusivi

Per me è un onore essere anche quest'anno alla direzione del Manzoni – ha spiegato Pedrazzini - Quello che ho cercato di fare è stato mettere insieme un cartellone prezioso che punti sull'esclusività degli spettacoli. Abbiamo molti debutti di stagione che per un direttore artistico rappresentano un grande rischio, ma anche un grande stimolo in quanto contribuiscono a creare quella centralità culturale fondamentale per un teatro come il nostro”.

Tra prosa e comico

In cartellone ci saranno spettacoli quali "Come stelle nel buio", con Isabella Ferrari e Iaia Forte, black comedy ispirata al film hollywoodiano Che fine ha fatto Baby Jane?, ma anche "Piccoli crimini coniugali" di Michele Placido.

Al loro debutto, spettacoli di cabaret puro, come "Io ci sarò" di Giuseppe Giacobazzi, ma anche rappresentazioni tra la prosa e il comico, come "Perfetta", monologo di Geppi Cucciari, o lo spettacolo omaggio a Gaber di Al e Franz, "Nel nostro piccolo".

Anteprime nazionali

Ci saranno anche anteprime nazionali, in primis "Tra la mia ragione e la mia follia ci sei tu" con Umberto Galimberti, Margherita Buy e Sergio Rubini. “Quello che vorrei dare al Manzoni è un brand, qualcosa che lo identifichi come un teatro d'arte con una forte identità culturale - ha concluso tra gli applausi Pedrazzini - La mia visione del teatro è quella di un'ultima trincea culturale, in un mondo ormai dominato dalle piazze virtuali”.

Allevi punta sulla cultura

Ma la presentazione della stagione teatrale è stata anche l'occasione per dissipare, almeno in parte, le polemiche legate soprattutto al desiderio espresso poche settimane fa dallo stesso Allevi, di dotare la città di un teatro all'avanguardia. “Non mi sono piaciute le polemiche secondo le quali vorrei chiudere il Manzoni – ha affermato Allevi – Noi puntiamo tantissimo sulla cultura e se ci saranno le condizioni per un nuovo teatro, che non sia un ex cinema convertito, allora la scelta la condivideremo insieme”.

Longo e Vertemati: "E' stato fatto un lavoro eccellente"

Soddisfatto l'assessore Longo che ha voluto ringraziare Paola Pedrazzini per il lavoro svolto. "La politica culturale di una città non può prescindere dal teatro e dalla qualità degli spettacoli che offre - ha dichiarato - Grazie a Paola Pedrazzini siamo riusciti ad avere tante compagnie nazionali e anche molte prime. Tutto ciò è frutto di un lavoro attento".

A concludere, Barbara Vertemati ha voluto sottolineare i risultati ottenuti a partire dalla scorsa stagione, la prima gestita direttamente dall'Azienda Speciale Paolo Borsa. "La stagione appena conclusa ha visto la conferma per la rassegna di prosa di 2mila 400 presenze a spettacolo e l'ampliamento del bacino d'utenza grazie all'inserimento della sezione Altri percorsi con una media di 450 nuovi spettatori. Proposte di qualità e novità di altissimo livello sono i segni distintivi del cartellone 2017/2018, frutto di collaborazioni con compagnie e nomi illustri".

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