Truffavano i preti: finti avvocati nascondevano i soldi a Brugherio e Cologno

Prima truffavano anziani sacerdoti, poi nascondevano i soldi in banche di Brugherio e Cologno. E' finita in manette una banda di finti avvocati che ha messo a segno diversi colpi da migliaia di euro in Veneto e in Friuli.

Truffavano i preti: finti avvocati nascondevano i soldi a Brugherio e Cologno
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Prima truffavano anziani sacerdoti, poi nascondevano i soldi in banche di Brugherio e Cologno. E’ finita in manette una banda di finti avvocati che ha messo a segno diversi colpi da migliaia di euro in Veneto e in Friuli.

Finti avvocati truffavano anziani preti

I quattro, tre uomini e una donna, di Milano e Cologno Monzese, contattavano i preti spacciandosi per funzionari o consulenti del Tribunale di Milano. Spiegavano che non avevano saldato i pagamenti di alcuni abbonamenti di riviste religiose e che erano finiti nei guai. Ma nei guai sono finiti gli inventori del raggiro, che sono stati scoperti dai carabinieri di Padova e dalla Procura del capoluogo meneghino. Il gip del Tribunale di Monza ha infatti firmato nei loro confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla truffa.

Sfruttavano la loro bontà d’animo

Sono quindici gli episodi che gli investigatori hanno addebitato alla banda. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, agivano sempre seguendo lo stesso stratagemma. Contattavano gli anziani sacerdoti e, sfruttando la loro bontà d’animo, riuscivano a scucire cifre dai 5mila ai 25mila euro. Assicuravano infatti che si trattava di somme necessarie per risolvere le controversie giudiziare legate ai mancati pagamenti dei prodotti editoriali. Debiti che in verità non esistevano.

Nascondevano i soldi a Brugherio e Cologno

Quando la truffa andava a buon fine (quasi sempre), i proventi dei raggiri finivano su conti correnti aperti in banche di Cologno e Brugherio. Sul patrimonio accumulato tramite i raggiri indaga la Procura di Monza. I quattro sono stati arrestati e portati in carcere.

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