La FP Cgil sfida gli amministratori: "Cambiamo la contrattazione decentrata"

"Le relazioni sindacali non possono essere solo una incombenza burocratica, ma devono diventare un canale di partecipazione reale"

La FP Cgil sfida gli amministratori: "Cambiamo la contrattazione decentrata"
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La riunione è stata organizzata martedì 26 settembre da Funzione Pubblica CGIL di Monza e Brianza

L'incontro della FP Cgil di Monza Brianza

"Sfidiamo gli amministratori pubblici: cambiamo la contrattazione decentrata e la qualità dei servizi".

Questo è il messaggio che emerge dalla riuscita iniziativa di martedì 26 settembre da parte di Funzione Pubblica CGIL di Monza e Brianza alla presenza di Serena Sorrentino, segretaria generale nazionale della categoria sindacale e il neoeletto Presidente della Provincia Roberto Invernizzi.

La sfida

Una sfida lanciata da Walter Palvarini e Tania Goldonetto, rispettivamente segretario generale e segretaria responsabile autonomie locali di FP CGIL Monza e Brianza.
Su temi decisivi come, ad esempio, qualità, tempi e semplicità di accesso ai servizi è necessario smetterla di ricondurre le prestazioni ad una dimensione unicamente individuale” ha detto Palvarini. Che ha aggiunto: “Bisogna chiamare le cose con il loro nome: un processo produttivo non può diventare solo un problema del singolo lavoratore. Anche sulla produttività vale lo stesso ragionamento. La contrattazione decentrata può essere lo strumento per condividere progetti e percorsi virtuosi, per intervenire sui processi di produzione dei servizi, per migliorare il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione e per valorizzare le persone che lavorano, le loro competenze e professionalità.”

Le parole della Goldonetto

La segretaria responsabile autonomie locali di FP CGIL Monza e Brianza, Goldonetto ha poi sottolineato: “L’auspicio che anche i prossimi contratti nazionali dei settori pubblici consolidino questi importanti cambiamenti. Le relazioni sindacali non possono essere solo una incombenza burocratica, ma devono diventare un canale di partecipazione reale dei lavoratori per cambiare in meglio i servizi dove lavorano e che conoscono molto bene.”

Il ruolo degli enti locali

Non tutto può essere demandato al contratto nazionale, ma è necessario cambiare molto sul territorio” ha proseguito la segretaria della FP CGIL provinciale. “Gli Enti Locali devono sviluppare nuove competenze sulla gestione del personale. Non si possono spostare le persone come marionette per tappare i buchi di organico. A fronte della riduzione del 20-30% del personale, la mobilità del personale deve diventare un’attività pensata, progettata, programmata. Inoltre la valutazione dei risultati, non può rimanere solo un esercizio per compilare una pagella, ma deve diventare una vera e propria analisi quali interventi fare sull’organizzazione, partendo da un’attività pressoché sconosciuta quale la formazione.”

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