Benvenuti ai bambini Saharawi, piccoli ambasciatori di pace

Una calorosa accoglienza ai bimbi che saranno ospiti a Monza fino al 22 agosto. Musica, giochi, cena e voglia di incontrarsi al Campo Comune di Cederna

Benvenuti ai bambini Saharawi, piccoli ambasciatori di pace
Pubblicato:
Aggiornato:

Una serata di festa per accogliere i 10 bambini Saharawi che anche quest'anno hanno scelto Monza come una delle tappe del loro viaggio in Italia. Si è svolta ieri sera al Campo Comune di Cederna, con il contributo di volontari, associazioni e l'amministrazione comunale, l'iniziativa dal titolo "San Lorenzo - festa di benvenuto". Arrivati nel mese di luglio e dopo aver girato altre città italiane sono approdati a Monza martedì, per rimanere fino al 22 agosto, ospiti presso il convento di S.Maria delle Grazie. Un progetto coordinato dall'associazione "Fadel Ismaili" di Mantova che ha gestito i più di 200 bambini che hanno scelto l'Italia come meta per portare il loro messaggio di pace. "L'obiettivo è che tramite la loro presenza possano testimoniare l'esperienza di vita del loro popolo - ha spiegato Sara Di Lello di Africa70 una delle realtà coinvolte - vivono nei campi profughi da quasi 30 anni e hanno scelto una via pacifica e di attendere in silenzio che si decida sulla loro terra e il loro destino"

La serata, le attività e i volontari

WhatsApp Image 2017-08-10 at 20.08.11
Foto 1 di 6
WhatsApp Image 2017-08-10 at 20.08.29 (1)
Foto 2 di 6
WhatsApp Image 2017-08-10 at 20.08.29
Foto 3 di 6
WhatsApp Image 2017-08-11 at 12.17.31
Foto 4 di 6
WhatsApp Image 2017-08-11 at 12.17.32 (1)
Foto 5 di 6
WhatsApp Image 2017-08-11 at 12.17.32
Foto 6 di 6

Hanno giocato, ballato, cantato al ritmo di musica africana a cura dell'associazione "Akora". Dalle 17.00 insieme per le attività realizzate grazie ai volontari, prima di cenare insieme in stile "ognuno porta qualcosa". Ad aiutare l'accompagnatrice del gruppo dei bambini (tutti tra i 9 e i 10 anni) anche i Giovani Musulmani Monzesi che hanno truccato i bambini e hanno fatto da interpreti quando necessario. "E' un'esperienza gratificante - ha spiegato Giorgio Crippa volontario monzese - l'incontro con i bambini mi ha permesso di conoscere cose che nemmeno immaginavo, l'incontro con la loro cultura è molto interessante". Due settimane alla scoperta di Monza e del territorio: un giro nel parco sul trenino, la degustazione di una buona pizza italiana, laboratori artistici e, una gita sul lago Maggiore, ospiti dell'ex assessore ai servizi sociali Cherubina Bertola, da sempre affezionata al progetto di accoglienza dei Saharawi che ha raggiunto ormai la quinta edizione.

Chi sono i Saharawi?

Usciti da 20 anni di guerra tra loro e il popolo marocchino, terminata con il "cessate il fuoco" nel 1991, i Saharawi sono un popolo di circa 165mila persone che vivono in mezzo al deserto in un campo profughi grande come la regione dell'Abruzzo. La loro scelta di deporre le armi e restare in attesa di una decisione che, tramite un referendum, dovrebbe assegnare loro una parte della terra contesa, è una testimonianza di pace che non passa inosservata. Organizzati in un vero e proprio stato chiamato "Repubblica democratica Araba - Saharawi", hanno un parlamento, scuole e fanno della parità e l'uguaglianza il loro stile di comunità. Sono il popolo più istruito dell'Africa, un'attenzione particolare agli aspetti sanitari e all'educazione dei figli che maturano un grande senso di appartenenza alle tradizioni e al popolo. Una cultura che, però, non vuole rimanere chiusa e i piccoli ambasciatori di pace sono l'esempio di come sia importante lasciare la propria terra per portare un messaggio di speranza.

 

a cura di Emanuele Giacomelli

Seguici sui nostri canali
Necrologie