Lissone, contributi per riaprire i negozi sfitti

Il Comune mette a disposizione 124mila euro. Gli aiuti non valgono per sexy shop, centri massaggi e sale slot

Lissone, contributi per riaprire i negozi sfitti
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Lissone, contributi per riaprire i negozi sfitti

A disposizione ci sono 124mila euro, di cui 94mila messi da Regione Lombardia. I restanti, invece, dall’Amministrazione comunale. Obiettivo: spingere alla riapertura quei negozi sfitti e in disuso le cui saracinesche sono state abbassate da tempo.

Non solo in centro

È stato pubblicato il bando «Lissone - Dynamic Urban Commerce» per la concessione di contributi a fondo perduto, promosso dal Comune e dal Distretto urbano del commercio. A beneficiare dei contributi (massimo 20mila euro per ogni operatore, per coprire le spese di ristrutturazione, ripristino e riqualificazione degli impianti) potranno essere micro, piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dell’artigianato e dei servizi che vogliano riattivare locali nel centro storico (nel perimetro compreso tra le vie Dante, Aliprandi, Origo, Gramsci, 20 settembre, Padre Reginaldo Giuliani e Matteotti) e nella frazione di Santa Margherita, tra le vie Deledda, Lecco, Verga, Pasolini, Giusti, Angelo Arosio Genola, Sarpi, Aspromonte, Lambro, Resegone, Lombardia e Mattei.

Niente sexy shop, centri massaggi o sale gioco

Ma ci sono dei paletti. Sono infatti esclusi dal bando sexy shop, centri massaggi e attività legate al gioco d’azzardo.

Come partecipare al bando

Il bando completo è visionabile sul sito Internet del Comune di Lissone.

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