Ritrova amico diventato famoso dopo 70 anni

Giulio Vignola di Monza suonava la fisarmonica con  Franco Cerri quando erano ragazzini

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Suonavano assieme prima della guerra e non si sono più visti per settant'anni fino a quando...

Due amici, due destini

Giulio Vignola, 94 anni, di Monza, suonava la fisarmonica con  Franco Cerri quando entrambi erano ragazzini.  Due amici, due destini profondamente diversi. Vignola è più vecchio e finisce soldato di leva e poi deportato in un campo di prigionia tedesco. Quando torna la sua casa è stata bombardata e così la sua fisarmonica è andata distrutta. Le note vengono sepolte in fondo al suo cuore e non toccherà più uno strumento. Tutt'altra sorte quella di Cerri, classe 1926. Passa indenne la guerra e con la sua chitarra ci trascorre l'esistenza, tanto da diventare uno dei più grandi musicisti italiani di jazz.

La coincidenza

I due amici non hanno però dimenticato quegli esordi assieme. Ed entrambi conservano di quei tempi una fotografia in bianco e nero datata 1939 che li ritrae assieme agli altri membri del complesso: i due fratelli Roncoroni, Poma e Sergio (il fratello di Cerri). Uno scatto che finisce anche nel libro scritto da Cerri «Sarò Franco», edito nel 2013 e presentato recentemente anche in Tv da Fabio Fazio. E quando un direttore di teatro per ragazzi di Monza lo scopre decide di farli rincontrare.

L'incontro

L’appuntamento è stato fissato alla scuola jazz di Milano di Cerri. I due si sono subito riconosciuti. Sono bastati pochi minuti e tutti quegli anni di lontananza sono scivolati via. A riprendere tutto con il cellulare il fautore dell'incontro Luigi Bossio. "E' stato magico ed emozionante ritrovare così un amico. Non ci eravamo più visti per settant'anni", ha raccontato Vignola.

 

Il servizio completo sul Giornale di Monza ancora in edicola.
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