Spacciava fuori dal bar Fortuna: arrestato pusher

In carcere a Monza marocchino di 27 anni

Spacciava fuori dal bar Fortuna: arrestato pusher
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Spacciava fuori dal bar di via Col di Lana: arrestato pusher

A fine settembre il bar era stato chiuso per 15 giorni dal Questore perché frequentato da troppi pregiudicati. Stamattina, sabato, gli agenti della Polizia di Stato di Monza hanno arrestato H.I. il marocchino di 27 anni da cui l'indagine aveva preso il via.

A maggio l'avvio delle indagini

Era la sera del 23 maggio, quando una volante, passando davanti al bar “Fortuna” di via Col di Lana, aveva notato un nordafricano rovistare all’interno delle siepi di fronte all’ingresso del locale e, da lì, prelevare una busta di plastica.

Gli agenti avevano subito riconosciuto il soggetto, noto pregiudicato per reati legati agli stupefacenti, e lo avevano subito fermato.

Invitato a mostrare il contenuto del sacchetto recuperato dalle siepi, aveva estratto 11mila 650 euro in banconote di vario taglio, del cui possesso non era in grado di fornire alcuna giustificazione.

Tale circostanza, insieme ai precedenti per spaccio, avevano subito fatto presumere che tale somma fosse provento di attività illecita. Era stata quindi messa sotto sequestro, così come il telefono cellulare in suo possesso.

La lista dei clienti

Dall'analisi dei tabulati telefonici era poi emerso come, nel periodo di osservazione compreso tra aprile e maggio, l’utenza in questione avesse avuto numerosissimi contatti, quasi tutti di poche decine di secondi. Un fatto tipico delle conversazioni tra “spacciatore” e “cliente”.

Gli agenti avevano quindi proceduto con le verifiche sulla lista clienti contenuta in rubrica e, quasi tutti, hanno confermato di aver acquistato nei due mesi di aprile e maggio della cocaina (le dosi erano da circa 0,3 grammi per un corrispettivo di 40 euro ciascuna) da un ragazzo nord-africano che spacciava nei pressi del bar “Fortuna.

Lo scambio di soldi e cocaina fuori dal bar

I testi avevano poi fornito un particolare fondamentale, ovvero che lo scambio tra i soldi e la cocaina avveniva solitamente all’esterno del bar, ma che a volte lo spacciatore, non avendo la droga sulla propria persona, era costretto ad andarla a reperirlo nella siepe.

Gli stessi testi infine lo avevano riconosciuto nell’album fotografico appositamente come lo spacciatore descritto, contattato telefonicamente e incontrato per l’acquisto di cocaina.

Tali informazioni erano state riscontrate e approfondite dall’attività di Polizia giudiziaria e hanno dimostrato che H.I. aveva in atto da tempo una lucrosa attività di spaccio al dettaglio presso il bar “Fortuna".

All’esito dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stato portato al Sanquirico.

 

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