Meda, spaccata in pieno giorno alla gioielleria "Junior B"

I delinquenti hanno colpito la vetrina con una mazza, riuscendo ad arraffare un orologio da 12mila euro

Meda, spaccata in pieno giorno alla gioielleria "Junior B"
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Spaccata in pieno giorno alla gioielleria "Junior B" di via Indipendenza a Meda. I delinquenti hanno atteso la riapertura pomeridiana per entrare subito in azione e, armati di mazza, hanno iniziato a colpire la vetrina, riuscendo ad arraffare un orologio del valore di 12mila euro. Quindi si sono dileguati in direzione Seregno a bordo di uno scooter di colore scuro.

I delinquenti sono arrivati a bordo di uno scooter di colore scuro

Il negozio è stato preso d'assalto sabato primo luglio intorno alle 15.10 da due individui giunti a bordo di un motociclo. Uno dei due è rimasto accanto al mezzo, mentre l’altro, tenendo il casco per non farsi riconoscere, ha impugnato una mazza e iniziato a colpire la vetrina in cui erano esposti orologi di grande valore. Con sé aveva anche un cacciavite, per bloccare la serranda che nel frattempo, a causa dei ripetuti colpi, stava scendendo.

Hanno arraffato un orologio, poi sono stati scoperti dal titolare

Il delinquente è riuscito a crepare il vetro e a infilare una mano, prendendo uno degli orologi esposti. E l’intenzione sarebbe stata di sicuro quella di rubarne anche altri, ma il piano è andato in fumo: una volta scattato l’allarme, il titolare dell’attività è infatti uscito dal negozio e ha iniziato a rincorrere i due delinquenti, che hanno prontamente abbandonato mazza e cacciavite e si sono messi in sella allo scooter, per poi allontanarsi in direzione Seregno.

Sulla spaccata indagano Carabinieri e Polizia locale

Nella fuga hanno anche urtato un’auto parcheggiata nei pressi del "Millepiedi". Immediato l’intervento di Carabinieri e agenti di Polizia locale, che hanno circoscritto l’area per eseguire i rilievi di rito e avviato le indagini per risalire ai responsabili. Parrebbe che già nei giorni precedenti lo scooter con a bordo i due individui si aggirasse nella zona, probabilmente perché i furfanti stavano studiando orari e movimenti della gioielleria, per cogliere il momento adatto in cui mettere a segno il colpo.

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