Nova Milanese, cittadini in rivolta per la nuova viabilità di via Leopardi. FOTO E VIDEO

Una cinquantina di residenti del quartiere Poeti hanno manifestato questa mattina contro la decisione dell'Amministrazione comunale

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In rivolta i residenti di via Leopardi. Questa mattina hanno protestato contro la decisione del Comune di chiudere l’arteria dal lato della Monza-Saronno. Circa 50 cittadini hanno stazionato davanti al nuovo divieto di accesso, fatto installare dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Rosaria Longoni lo scorso 25 agosto e che va a modificare il piano del traffico all’incrocio con la ex Bustese, arteria chiave per molti spostamenti.

"Prigionieri in casa nostra"

“Ci sentiamo prigionieri a casa nostra – afferma Ugo Masullo – poiché la decisione del Comune è stata a dir poco scellerata. Non si può chiudere una strada in questo modo, per cento metri oltre 500 famiglie sono costrette a percorrere due chilometri in più per rientrare a casa dalla Monza-Saronno. Bastava installare le telecamere per la zona a traffico limitato e tutto si sarebbe risolto. Ci batteremo affinché la situazione venga modificata”.

Chiusura dettata da altre esigenze, secondo i manifestanti

Una decisione, quella dell’Amministrazione comunale, che secondo il gruppo di cittadini che questa mattina ha protestato in via Leopardi, sarebbe stata presa in virtù dell’incapacità di riuscire a terminare i lavori di via Levi.

Le ragioni del sindaco

Il sindaco Longoni ha raggiunto il luogo della protesta dopo qualche decina di minuti per sostenere le proprie ragioni: “La responsabilità della modifica al piano del traffico in questa zona è soltanto mia, ma la sicurezza deve essere la priorità per la nostra Giunta. Non ho dormito la notte per anni pensando che tanti bambini, al rientro a scuola, potevano percorrere l’arteria facendo attenzione alle auto che arrivavano dai due sensi di marcia. Certamente – osserva il sindaco – il completamento di via Levi potrà cambiare le carte in tavola”.

Altre iniziative in programma da parte dei residenti

I residenti non si fermeranno alla protesta di oggi: in programma c’è una raccolta firme e la formazione di un comitato che continuerà a lottare per convincere l’amministrazione comunale a fare un passo indietro.

 

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