Truffa a un mercante d'arte: rubati quadri per oltre 27 milioni di euro

SI sono finti due facoltosi ebrei e si sono impossessati di due opere d'arte famosissime

Truffa a un mercante d'arte: rubati quadri per oltre 27 milioni di euro
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Si erano finti due facoltosi ebrei ortodossi e si erano presentati a un mercante d'arte di Monza perché interessati all'acquisto di quadri. Lui aveva mostrato loro due quadri del valore totale di più di 27 milioni di euro. Un dipinto attribuito a Renoir e uno di Rembrandt. Entrambi divenuti il bottino dei due truffatori.

Il Consolato come luogo dello scambio.

Dopo un primo avvicinamento e una serie di incontri nei quali era stato esternato l'interesse per le due tele era stato fissato il luogo per la trattativa: il Consolato onorario dell'Albania, in città. La sede istituzionale è stata probabilmente la carta vincente dei due finti compratori. Tanto da non aver destato alcun sospetto nel mercante d'arte. Anche se, in realtà, scenario dell'incontro era stato un appartamento affittato al piano terra nella stessa struttura del Consolato.

Un caffè e poi la fuga

Conquistata la fiducia del mercante e accolto nella falsa sede, i due hanno affondato il colpo. Con la scusa di preparare il caffè hanno lasciato il mercante da solo e se la sono data a gambe con il preziosissimo bottino.

Un dipinto di Auguste Renoir in un immagine di repertorio
Nella foto d'archivio, il capitano Francesco Provenza (al centro) del Nucleo tutela patrimonio culturale

I Carabinieri sulle tracce dei truffatori

Sulle tracce dei due "amanti dell'arte" sono i Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale guidati dal capitano Francesco Provenza. Le due opere sono state inserite nel database online dei carabinieri per le ricerche.

 

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