Un monzese "in ostaggio" su viale Stucchi

Due scelte: tornare indietro oppure attraversare...

Un monzese "in ostaggio" su viale Stucchi
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Un monzese "in ostaggio" su viale Stucchi

Roulette russa

La definisce così, Virginio Speziali, l'esperienza vissuta questa mattina a Monza. "Una vera e propria roulette russa - ha spiegato - Non ho mai avuto tanto timore di venire schiacciato dalle auto in corsa. Due scelte: tornare indietro oppure attraversare. Mi sono sentito in ostaggio".

Attraversamento pericoloso

Il monzese doveva semplicemente dirigersi a piedi verso un meccanico nella zona industriale lungo viale Stucchi. Aveva portato la sua autovettura per alcuni controlli. "Sono andato a piedi fino allo stadio Brianteo - ha raccontato - Contavo di poter usare la passerella che attraversa il vialone. E invece era chiusa da anni. Sinceramente non ricordo nemmeno il motivo per cui l'abbiano serrata. Ma il problema è un altro: come fa un pedone ad attraversare il viale?".

Un monzese "in ostaggio" su viale Stucchi

In ostaggio

L'uomo, praticamente, si è trovato tra due scelte: desistere e lasciare lì l'auto, oppure tentare di attraversare il viale per riprendere il suo veicolo. Alla fine ha dovuto optare per la seconda. "Mi sono sentito come in ostaggio - ha concluso - Mi sembra davvero assurdo che esista una struttura e sia chiusa, inutile. E spero che la stessa cosa non accada anche all'altra passerella che stanno costruendo a Sant'Albino. Non auguro a nessuno un'esperienza come questa. Quei due blocchi, quello dello stadio e quello della zona industriale, praticamente non comunicano. Sono separati. Bisogna camminare fino alla passerella dell'Iper per trovare un punto di contatto".

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