Ospedale di Vimercate: inchiesta "Vendemmia", tutti assolti

Tra gli imputati l'ex direttore generale Maurizio Amigoni e la dirigente Cristina Clementi

Ospedale di Vimercate: inchiesta "Vendemmia", tutti assolti
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Assolti perché il fatto non sussiste. Così ha deciso ieri, mercoledì,  la decima sezione del Tribunale di Milano in merito all'inchiesta "Vendemmia" che cinque anni fa aveva travolto l'ospedale di Vimercate. Sul banco degli imputati erano infatti finiti, tra gli altri, l'allora direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate Maurizio Amigoni e la direttrice dell'Unità amministrativa dell'Azienda Cristina Clementi, meratese.

I due erano accusati di aver favorito la società Multimedia Hospital del conte di Missaglia Alberto Uva (dal cognome è derivato il nome dato all'inchiesta) e del socio Bruno Della Negra nell'assegnazione dell'appalto per il progetto "Teleospedale", di cui Vimercate era ente appaltante capofila anche per altri ospedali. Un progetto che prevedeva la creazione di un vero e proprio canale televisivo per i pazienti  e gli utenti dei nosocomi interessati con relativa fornitura anche dei televisori.

Il processo aveva preso avvio tre anni fa. Alcuni dei rinviati a giudizio avevano optato nel 2o14, in sede di udienza preliminare, per un patteggiamento della pena. Non così Clementi e Amigoni che ora, dopo un lungo calvario giudiziario, sono stati assolti con formula piena.

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