Monza si trasforma fino all'estate nella "City of guitars"

Una mostra composta da immagini e chitarre che raccontano l'ascesa dello strumento

Monza si trasforma fino all'estate nella "City of guitars"
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Una passione che non conosce declino e raccoglie generazioni: un vero stile di vita. E' lo spirito della mostra "City of guitars" a cura di Giulio Ceppi e Luigi Pedrazzi all'Arengario di Monza dal 10 maggio al 2 luglio.

Un universo musicale che affascina

L'esposizione porta per la prima volta a Monza una lettura nuova e spettacolare di questo universo musicale che affascina e sorprende. E che appartiene alla quotidianità di molti di noi, musicisti o no. La versatilità d’uso della chitarra descritta attraverso stili peculiari. Differenti modi di intendere e utilizzare la chitarra, declinati attraverso i mondi di riferimento culturali, estetici, e stilistici. Questi ne fanno lo strumento musicale più diffuso, versatile e amato della musica rock.

Una storia lunga quasi 70 anni

Nel Giugno di 50 anni fa, sul palco di Monterey in California, più di 200mila persone partecipano al primo grande festival rock della storia. Fra le esibizioni rimangono memorabili in particolare quelle più infuocate, in tutti i sensi: The Who e Jimi Hendrix. Hendrix e Townshend distruggono le loro chitarre in scena, Hendrix con il fuoco e Townshend usandola come una mazza contro batteria, amplificatori e palcoscenico. Sono il simbolo e il manifesto della generazione di quegli anni. Si celebra qui il rito che renderà la chitarra un strumento diverso da tutti gli altri. Nelle mani del musicista diventa altro da un semplice strumento. Ma è un linguaggio, una emanazione fisica e spirituale che si esprime anche attraverso un rapporto fisico nuovo e diverso con lo strumento.

Le immagini amplificano l'estetica del musicista

Con l’avvento massiccio e fondamentale delle immagini nella cultura musicale contemporanea, fotografia, cinema e televisione amplificano l’aspetto estetico del musicista. Chitarra e basso si arricchiscono di forme e colori che restituiscono cultura e gusto estetico di chi le impugna. In questa mostra oltre 90 spettacolari immagini catturate dal vivo da 4 storici fotografi del rock, accompagnate da 30 chitarre che ne hanno segnato la storia.

Orari

Lunedì chiuso; da martedì a domenica dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 20 e giovedì apertura prolungata fino alle 23. La biglietteria chiude un’ora prima.

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