Albiate, Caprotti lascia l'Esselunga alla moglie

E' stato aperto il testamento del patron dell'Esselunga. Caprotti ha lasciato il pacchetto di maggioranza dei supermercati alla moglie Giuliana Albera e alla ultimogenita Marina. Ai ognuno dei due figli di primo letto, Violetta e Giuseppe, va il 15 per cento delle quote. Per il momento sono state congelate le ipotesi di cessione del gruppo.

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Sono state rese note le ultime volontà del patron dell'Esselunga che ha disposto la divisione del 25 per cento del suo patrimonio disponibile. La legge prevede infatti che la parte vincoli il 75% dell'eredità: di questo riserva il 25% alla moglie Giuliana Albera e il 50% ai tre figli in parti uguali.

Caprotti ha lasciato il pacchetto di maggioranza dei supermercati alla moglie Giuliana Albera, a cui ha destinato un ulteriore 55% e all'ultimogenita Marina, titolare di un'altro 15%. Anche a ognuno dei due figli di primo letto, Violetta e Giuseppe, va il 15 per cento delle quote.

Alla storica segretaria Germana Chiodi va invece il 50% delle disponibilità liquide di Caprotti, mentre i cinque nipoti si spartiranno l’altra metà. Solo la Chiodi, tra i 22 mila dipendenti di Esselunga, è nominata nel testamento.

Per il momento sono state congelate le ipotesi di cessione del gruppo. In considerazione della scomparsa del dottor Bernardo Caprotti, Supermarkets Italiani, la holding che controlla Esselunga, ha infatti, ha deliberato di non dar corso alle proposte di acquisizione di Esselunga avanzate da due grandi fondi.

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