Arcore, pochi fedelissimi per Umberto Bossi

Ieri sera, venerdì, l'ex capo del Carroccio era ospite della festa provinciale della Lega Nord

Arcore, pochi fedelissimi per Umberto Bossi
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Mercoledì sera una folla oceanica per ascoltare il comizio del segretario federale Matteo Salvini; quattro gatti, invece, ieri sera, venerdì,  per il discorso di Umberto Bossi.
Accoglienza a dir poco tiepida per il Senatur che è arrivato all’area festa di via Monte Rosa verso le 19.

Tra i primi ad accoglierlo Paola Gregato, assessore nel Comune di Biassono e consigliere di minoranza a Lesmo, fedelissima del fondatore della Lega Nord e bossiana doc della prima ora

"Al referendum di ottobre votare sì"

L'ex capo del Carroccio  ha invitato i presenti a votare sì al referendum sull'autonomia che si voterà nel mese di ottobre in tutta la Regione Lombardia.

"Non l'ha detto il Padre eterno che il Nord deve mantenere tutto il mondo - ha esordito il Senatur - Autonomia della Lombardia significa meno soldi a Roma, meno tasse per tutti. Noi paghiamo ogni anno 57 miliardi a Roma, è una cifra abissale, dobbiamo porre rimedio. Dobbiamo dare a Maroni la forza per andare a Roma a trattare e tenerli per le palle. Col c.... vi diamo tutti questi soldi, non siamo più schiavi del sistema romano".

Un accenno alle difficoltà per i giovani di trovare lavoro

"Lo scorso anno oltre cento mila aziende sono fallite e nonostante tutto Renzi parlava e prometteva nuovi posti di lavoro - ha continuato Bossi - Se falliscono tutte quelle aziende significa che è tutto il sistema che non funziona".

Il senatur ha parlato anche delle sue condizioni di salute

"Qualche settimana fa, quando non sono stato bene, i medici della Camera mi hanno mandato all'ospedale Gemelli di Roma, l'ospedale di Roma, un buon ospedale - ha continuato Bossi - Però quando mi hanno detto che volevano vedere le mie coronarie, ho detto loro che sarei tornato a casa e che mi sarei fatto visitare negli ospedali del Nord, in Lombardia. Per fortuna mi hanno trovato le coronarie uguali a 15 anni fa. Sono contento perchè ero un pò preoccupato".

Un accenno anche alle pensioni e a Boeri

Duro l'attacco sferrato da Bossi all'indirizzo di Stefano Boeri, presidente dell'Inps. "Boeri ha detto che bisogna tagliare le pensioni, ma come si fa a dire una cosa del genere? - ha concluso Bossi - E pensare che lo dice il presidente di un ente, l'Inps, che è proprietario di oltre 26mila palazzi in tutta Italia, per un valore di 6,3 miliardi di euro. Certo è facile fare i soldi quando tutti i lavoratori devono pagare una quota fissa all'Inps. Inoltre nonostante l'Inps sia proprietaria di tutti quei palazzi, nel bilancio dell'ente previdenziale ci sono spese per oltre 120milioni di euro di affitti. Cose da pazzi".

La serata si è conclusa con il "Va Pensiero"

QUI SOTTO I VIDEO DELLA SERATA DI IERI SERA

 

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