Tangenti e affari con la 'ndrangheta in Lombardia, la Cgil: "Le organizzazioni criminali peggiorano le condizioni dei lavoratori"

Il commento del sindacato sulla maxi operazione che ha portato all'arresto di 43 persone

Tangenti e affari con la 'ndrangheta in Lombardia, la Cgil: "Le organizzazioni criminali peggiorano le condizioni dei lavoratori"
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Tangenti e affari con la 'ndrangheta in Lombardia, la Cgil: "Le organizzazioni criminali peggiorano le condizioni dei lavoratori"

All'indomani della maxi operazione che ieri mattina - martedì - ha portato all'arresto di 43 persone per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d’asta (e che ha visto coinvolti esponenti politici come Pietro Tatarella e Fabio Altitonante di Forza Italia, amministratori pubblici e imprenditori), la Cgil ha voluto sottolineare come il sistema corruttivo non faccia altro che peggiorare la situazione, già di per sé complicata, dei lavoratori.

"Le notizie di questi giorni - ha commentato Simone Pulici, membro della segreteria della Cgil di Monza e Brianza con delega alla legalità - ci indicano nuovamente l’esistenza di un’ampia zona grigia che mostra di avere aderenze pericolose con le organizzazioni criminali di stampo mafioso presenti sul nostro territorio”.

E prosegue: “Questo fenomeno, ormai ricorrente, dovrebbe portare il sistema territoriale a interrogarsi sul funzionamento dei meccanismi corruttivi che si determinano con una certa frequenza in Lombardia e sulle modalità per contrastarli efficacemente. L’azione delle organizzazioni criminali nel sistema economico tende a condizionare negativamente anche le condizioni dei lavoratori”.

"I sistemi anticorruzione della Pubblica Amministrazione non dovrebbero essere percepiti come mero atto formale, ma devono diventare un vero strumento di lotta alla corruzione, attraverso la formazione dei pubblici dipendenti e un sistema di denunce che garantisca davvero l’anonimato", ha concluso.

 

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