Monza-Resegone tra le emozioni dei ricordi e le sfide del futuro

E' stato un vero e proprio appuntamento con la storia.

Monza-Resegone tra le emozioni dei ricordi e le sfide del futuro
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Monza-Resegone tra le emozioni dei ricordi e le sfide del futuro. Ieri, poco prima della partenza della grande classica in notturna, è stato dato spazio alle memorie storiche. Protagonisti alcuni dei precursori della competizione giunta alla 58esima edizione. Ma lo start di questa edizione aveva anche uno "sguardo" rivolto al futuro: tutta la gara è stata trasmessa in diretta streaming sul web.

Monza-Resegone

La speranza negli occhi dei giovani runners, la tensione nei sorrisi, le foto di rito, il riscaldamento, e poi la partenza, nel cuore del centro storico, con "ali" di folla pronte a incitare tutti i corridori. Ma non solo. La 58esima edizione della grande classica in notturna, la Monza-Resegone, è stata anche il momento per fare un salto indietro nel tempo e rivivere, con il contributo di alcuni dei protagonisti di quegli anni, le fatiche e le gioie dei precursori di questa ormai tradizionale competizione podistica. Umberto Bonvecchiato e Gildo Favero: due ex runners che ancora oggi non riescono a star lontani da quel circuito e, pur non partecipando, vogliono esserci, vogliono ancora dare qualche consiglio ai partecipanti. Favero, di San Fruttuoso, è un ex campione. "La mia prima Monza-Resegone è stata quella del 1947 - ha spiegato pochi secondi prima dello start ufficiale - Avevo dei grandi compagni, ma non riuscimmo a vincere. Poi ci abbiamo riprovato l'anno successivo. E nel 1948 abbiamo conquistato il secondo piazzamento. Ma è stato il 1950 l'anno della vittoria". Ricordi e lacrime di commozione, ma anche il tempo per un messaggio importante. "Ricordate - ha concluso il 91enne Favero - Non importa se arrivate primi o ultimi. Quelli che avranno la forza di percorrere l'ultimo tratto, gli ultimi gradini, quelli sono i vincitori". A dirigere i passaggi fondamentali a pochi minuti dalla partenza, il presidente della Società Alpinisti Monzes, Enrico Dell'Orto, che ha introdotto la novità di questa 58esima edizione: la gara è stata trasmessa in streaming su YouTube.

Storia

La prima edizione, vinta proprio dalla squadra del gruppo Alpinisti Monzesi, è del 1924. Seguirono poi altre due edizioni nel 1925 e nel 1926, quindi altre 9 edizioni fra il 1947 ed il 1955 nel periodo post bellico, prima delle successive 45 edizioni. Una striscia iniziata nel 1973. Gara rigorosamente maschile, sino al 1998 e poi, negli anni successivi, aperta anche alle squadre miste e femminili. I primati della gara sono il 2h55.01 realizzato nel 2015 dalla squadra maschile della Me. Pa. Assicurazioni, mentre quello femminile, con 3h42.19, datato 2011, appartiene alla team delle Calzature Cereda . Il record di squadre partecipanti è relativo all’edizione del 2015 con ben 300 team al via con un totale di 900 atleti in gara.

Percorso

La corsa è iniziata in piazza Roma a Monza, nel centro della città per poi proseguire verso Villasanta, Arcore, Usmate, Velate, Carnate, Osnago, Cernusco Lombardone, Merate, Calco, Airuno, Olginate e Calolziocorte. Quindi prosegue per Rossino ed Erve dove termina la strada. Da lì si continua lungo il ripidissimo sentiero denominato in dialetto brianzolo “Pra di ratt” sino all’arrivo al traguardo della Capanna Alpinisti Monzesi ai 1.173 metri del Resegone. A dare il via alla competizione, munito di tricolore, è stato il primo cittadino di Monza, sul palco allestito sotto l'Arengario, insieme alla cantante Mariangela La Palombara - che ha emozionato con la sua interpretazione dell'Inno d'Italia - e vicino al sindaco di Erve.

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