Caserma a Bernate la replica dell'assessore Mollica Bisci

L'assessore all'Urbanistica arcorese ha replicato al comitato di cittadini e ai consiglieri di minoranza

Caserma a Bernate la replica dell'assessore Mollica Bisci
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Dopo le accuse lanciate dal "Comitato di cittadini in difesa del parco di via Grandi" e dai consiglieri comunali di minoranza Andrea Orrico e Carlo Zucchi all'indirizzo della Giunta in merito alla costruzione della caserma dei carabinieri e dei tre palazzoni in via Grandi, a Bernate, non si è fatta attendere la replica dell'assessore all'Urbanistica Roberto Mollica Bisci.

Una diatriba nata dal parere dei legali del Comune

I legali Alessandra Ferrari da Grado e Fabio Pellicani, incaricati dalla stessa Giunta guidata da Rosalba Colombo di fornire un parere legale sul procedimento adottato, hanno espresso un parere discordante rispetto a quello fornito sempre da loro qualche mese prima e riguardante il trasferimento a patrimonio disponibile del Comune di un’area, di proprietà comunale, sulla quale insiste il parco di via Grandi e i parcheggi.

Area che, nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale, dovrebbe essere destinata all’edificazione dei palazzoni.

Nel parere dai legali, protocollato negli uffici di largo Vela il 17 luglio del 2017, ma pubblicato sul sito Internet del Comune solamente qualche settimana fa, si legge che «la situazione di fatto riscontrata a seguito del sopralluogo effettuato nel parco di via Grandi modifica il quadro di riferimento e impone una riconsiderazione delle valutazioni espresse in precedenza».

Il punto di vista del Comitato

"Nel primo dei due pareri forniti dai legali, scovati dopo sei mesi dal suo protocollo sul sito web del Comune e mai portato a conoscenza neppure del Consiglio Comunale, emergono fatti che reputiamo gravi - hanno dichiarato i membri del Comitato - I legali ammettono di trovarsi di fronte a uno “stato” dei luoghi, cioè giardinetti e parcheggi, diverso da quello che a suo tempo era stato descritto loro dall'Amministrazione. In sostanza a loro era stato narrato che il piano integrato d'intervento con cui si volevano ricavare le risorse per realizzare la caserma, anche attraverso uno scambio di terreno col privato che ha proposto il piano (Arco Immobiliare Srl, ndr), interveniva su un'area abbandonata. Invece tale area risulta trasformata e utilizzata, come provato da atti dell'Amministrazione Comunale, tra cui delibere del Consiglio Comunale e della Giunta. L'Esecutivo Colombo, dunque, non poteva non conoscere lo stato dell'arte, anche perché erano stati informati ripetutamente dai cittadini che si oppongono al progetto. E, senza esigenze di riqualificazione urbana, un piano come quello proposto non può sussistere. Insomma sindaco e Giunta, con una pervicacia tutta da giustificare, hanno chiuso gli occhi di fronte a tale evidenza. Hanno continuato a spendere soldi dei cittadini per avere un parere dopo l'altro, per cercare percorsi che, per quanto tortuosi e stretti, consentissero loro di andare avanti nel progetto".

Esposto in Procura e interrogazione al segretario comunale

"Ora presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per danno erariale dell’Esecutivo. Quello che chiediamo è l’annullamento del procedimento, altrimenti saremo pronti anche a ricorrere al Tar e apriremo una campagna pubblica per raccogliere fondi per sostenere le spese legali", hanno concluso i membri del comitato di cittadini.

Una querelle che ha mobilitato anche i consiglieri Carlo Zucchi di ImmaginArcore e Andrea Orrico del Movimento 5Stelle.
I due presenteranno una interrogazione al segretario comunale Vittorio Fortunato (nella foto i due consiglieri impegnati in un fitto conbiliabolo durante il Consiglio comunale di martedì sera insieme al segretario comunale, ndr)  per chiedere «la correttezza dell’iter procedurale e l’istituzione di una commissione consigliare ad hoc che valuti gli ultimi pareri dei legali del Comune».

Punto per punto la replica di Mollica Bisci a nome della Giunta

" In data 03/02/2018 i consiglieri comunali di opposizione Zucchi ed Orrico hanno presentato un esposto al segretario comunale nel quale chiedono allo stesso di verificare trasparenza ed eventuali reati ipotizzabili nei confronti dell’amministrazione comunale - ha sottolineato Mollica Bisci - I due consiglieri comunali contestano vari punti ai quali è doveroso rispondere nel dettaglio e con la completezza dei dati e delle informazioni, cosa che i due consiglieri non fanno come se fosse loro intenzione gettare solo fango anziché svolgere un ruolo di opposizione rispettando comunque anche chi oggi amministra".

Nell'interesse di chi?

 “Nell’ interesse di chi è la prima accusa e domanda che qualcuno, compreso il consigliere Zucchi, ha mosso anche mesi fa sollevando il sospetto infondato ed indegno che ci fosse qualche interesse privato da difendere. Queste pesanti illazioni sono rivolte all’ amministrazione comunale e sfido chi le sostiene a provarle perché, anche in questo caso, si cerca di delegittimare con gravi affermazioni non avendo nessuna argomentazione politica, avendo creato una campagna diffamatoria durante la campagna elettorale del 2016 sul piano integrato d’intervento di via Grandi pur avendola persa dato che chi amministra oggi Arcore avesse chiaramente sostenuto che il piano sarebbe andato avanti".

Un procedimento lungo

"E’ vero che questo Accordo di Programma ha un procedimento lungo e tortuoso e che dal punto di vista giuridico-amministrativo vi sono punti che sono da analizzare approfonditamente ma ciò non significa che non siano percorribili".

I pareri dei legali

"I pareri dei legali del comune del 06/07/17 e del 17/07/17 sono conseguenti alle legittime considerazioni dell’ avvocato Tani, Legale del comitato di cittadini che sono contrari all’ attuazione del piano. Nei pareri si invita l’amministrazione a procedere nella massima cautela, seguendo correttamente tutti i complessi passaggi specie nella convenzione urbanistica e che si sarebbe potuto incorrere in un ipotetico danno erariale se non fosse stato mantenuto in essere il servizio pubblico del parcheggio di via Pastore con la creazione, prima, di uno nuovo da acquisire a patrimonio pubblico ed effettuando la manutenzione dello stesso che, tra l’altro non viene smantellato ma viene addirittura ampliato da 26 a 32 posti auto ( tutto ciò è visionabile nell’ ultima versione del progetto protocollato in comune a fine dicembre 2017 ). Inoltre nel parere si trova riscontro che un secondo progetto, quello per la creazione di un parco pubblico dove oggi ci sono alcune piantumazioni, non sia stato completamente attuato in quanto non vi sono alcune delle opere previste tra cuoi piste ciclabili, l’illuminazione pubblica, il campo da basket e molte piantumazioni. In sostanza ciò non preclude l’attuazione del Piano e la riqualificazione urbana in quanto verrà realizzato il parco urbano con le stesse opere che non furono realizzate all’epoca oltre ad un ulteriore parcheggio di 32 posti auto in aggiunta a quello esistente di 26 che passerà a 32 posti, come scritto poco sopra.
Questo ci dicono i nostri legali, con le cautele del caso che prevede un parere, nel quale ci scrivono che deve essere evidente l’interesse pubblico, interesse che nella trattativa con l’operatore è ciò che l’amministrazione ha ottenuto: da 50 posti attuali a 91 futuri, da 7560 mq di area pubblica fra verde e parcheggi a 12160 mq pubblici di qui 8600 a verde ed in ultimo la caserma dei carabinieri da 25 unità.
I consiglieri comunali, anziché limitarsi a leggere i pareri a loro convenienza, di cui il primo tra l’altro smonta completamente la tesi secondo cui non sarebbe possibile scambiare l’area a patrimonio indisponibile del comune dopo il piano di edilizia economica popolare di via Grandi/Pastore ma ovviamente ignorato dai due consiglieri, avrebbero potuto verificare anche dal sito istituzionale del comune come esista una seconda versione del piano che recepisce tutte le indicazioni suggerite e presentato in Segreteria Tecnica di Regione Lombardia, sempre costantemente aggiornata sugli sviluppi progettuali e giuridici".

Di atti formali del procedimento al momento c’è ben poco

"Di atti formali del procedimento al momento c’è ben poco: 3 delibere di giunta ( 2014, 2016 e 2017 come atti di indirizzo per l’interesse alla proposta del privato ), 1 parere legale a favore del comune del 2016 aggiornato con due note del 2017, 1 parere legale da parte del comitato di cittadini, un verbale di segreteria tecnica e la delibera di giunta regionale per l’adesione all’ accordo di programma".

Partecipazione garantita ai cittadini

"La partecipazione nel procedimento dei singoli cittadini è garantita sia al momento delle osservazioni in fase di approvazione dell’ Accordo di Programma ma anche nelle Conferenze di V.A.S. Valutazione Ambientale Strategica, obbligatorie nel procedimento alla quale parteciperanno enti, associazioni, istituzioni che vengono interessate dal piano oltre che il Comitato di Quartiere Bernate – Boschi, organismo riconosciuto dallo Statuto Comunale, ed i singoli cittadini. La prima conferenza di V.A.S. sarà convocata tra fine febbraio ed inizio marzo".

Consigliere Zucchi "smemorato"

"Il Consigliere Zucchi lamenta la mancata partecipazione alla Segreteria Tecnica. Forse il Consigliere Zucchi non ricorda che durante la commissione urbanistica del 18/12/17 gli comunicai che il sottoscritto si fece promotore della richiesta di partecipazione dei consiglieri comunali membri della commissione urbanistica e del Presidente del Comitato di Quartiere alle sedute della Segreteria Tecnica; purtroppo la risposta è stata negativa da parte di Regione Lombardia dato che in quella sede si posso presentare istanze solo di natura tecnica e non giuridiche e politiche. Nonostante ciò il Consigliere Zucchi non ricorda, magari può chiedere agli altri consiglieri presenti, Orrico compreso o leggere il verbale di seduta".

Siamo sempre stati trasparenti

"Sulla trasparenza degli atti, gli stessi sono stati pubblicati sul sito nella sezione Amministrazione Trasparente, pareri legali compresi anche se avremmo potuto non farlo come previsto dal regolamento per l’accesso agli atti pubblici. La trasparenza del procedimento è garantita e rammarica personalmente come si possa solo pensare che si voglia nascondere qualcosa alla città".

Accuse respinte al mittente

"Le accuse nei confronti dell’ amministrazione sono tante, le solite, alcune direi infamanti perché mettono in discussione la buona fede e la trasparenza del procedimento. Gli argomenti politici languono e quindi si ricorre alle vie giudiziarie ma una amministrazione non può fermarsi davanti alle prime difficoltà, a maggior ragione se suffragata dal parere del segretario, dei funzionari e dei propri legali. Abbiamo fatto una scelta anni fa, con la convinzione che sia per il bene di Arcore, di Bernate e che soddisfi e risolva alcune necessità come la Caserma dei Carabinieri più grande, un vero parco pubblico attrezzato e sicuro con illuminazione e l’aumento dei parcheggi ribadendo come una parte dell’area in oggetto è per più di metà di proprietà privata e che l’iniziativa dell’ operatore sia più che legittima. Un’ ultima cosa: chi scrive e/o parla che questa amministrazione proceda solo con progetti di iniziativa privata farebbe bene ad informarsi di cosa si occupa l’assessorato all’urbanistica e di come l’iniziativa privata abbia il suo diritto che ha pari dignità rispetto a quello pubblico; noi rivendichiamo aver avuto fin dall’inizio una visione di città a 360° sapendo come avremmo trovato resistenze, problemi, critiche e siamo consapevoli che forse il tirare a campare ricercando il consenso del momento, ci avrebbe fatto comodo ma noi non siamo come alcune amministrazioni del passato, immobili, con la consapevolezza che molto è stato fatto e tante questioni sono ancora da risolvere.

Si fanno scelte, le si devono prendere coraggiosamente con la convinzione e la buona fede di agire nell’ esclusivo interesse dei cittadini di Arcore".

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