Allarme influenza in Brianza: negli ospedali scatta l'unità di crisi

Anche sul territorio dell’ATS della Brianza, soprattutto negli ultimi giorni, si sono registrate condizioni di iperafflusso e sovraffollamento.

Allarme influenza in Brianza: negli ospedali scatta l'unità di crisi
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L’Ats della Brianza attiva l'unità di crisi per far fronte all'incremento degli accessi ai Pronto Soccorso del territorio a causa dell'influenza. Aggiunti 47 posti letto. Le ASST hanno evidenziato la possibilità che alcuni ricoveri chirurgici per condizioni non gravi, programmati e differibili vengano posticipati

Allarme influenza in Brianza negli ospedali scatta l'unità di crisi

Come previsto la scorsa settimana il picco dell'influenza è arrivato anche in Brianza, con un aumento dei casi anche superiore rispetto alle attese. Le ultime due settimane - fanno sapere dall'Ats - hanno fatto registrare un continuo incremento degli accessi ai Pronto Soccorso in tutta la Regione Lombardia, registrando accessi maggiori rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Anche sul territorio dell’ATS della Brianza, soprattutto negli ultimi giorni, si sono registrate condizioni di iperafflusso e sovraffollamento.

Convocata l'unità di crisi

Per far fronte a questa situazione e ridurre i disagi ai cittadini, l’ATS della Brianza ha convocato l’Unità di Crisi dei Pronto Soccorso, strumento individuato dal Gruppo di Miglioramento Accessi al Pronto Soccorso per far fronte ad eventuali emergenze.

“Tutte e tre le ASST del nostro territorio (Lecco, Monza e Vimercate) hanno prontamente risposto all'eccezionale afflusso di pazienti - ha spiegato il Direttore Socio Sanitario Oliviero Rinaldi - attivando le azioni previste dal proprio Piano di Gestione del Sovraffollamento.  Che prevede l’aumento di posti letto e, in considerazione della crescente necessità di ospedalizzazione dei pazienti, quest’anno sono stati aggiunti, in accordo con la nostra ATS, ulteriori 47 posti”.

Più casi rispetto al 2017

Le analisi effettuate dal Servizio di Epidemiologia dell’ATS hanno evidenziato che dal primo dicembre 2017 si è avuto un notevole incremento dei volumi di attività che ha coinvolto prevalentemente pazienti in codice rosso (+30%) ed in codice giallo (+17%). Un incremento concomitante a quello dell’incidenza di sindromi influenzali che, in maniera inattesa, ha già superato quanto osservato l’anno scorso e mostra nell'ultima settimana del 2017 un trend in ascesa.

Posti letto terminati. L'aiuto delle strutture private accreditate

“Questa situazione – continua il Dott. Rinaldi - ha portato così alla saturazione anche dei posti letto aggiuntivi rendendo necessario l’accordo con alcune strutture sanitarie private accreditate (G.B. Mangioni Hospital, Casa di Cura Beato Luigi Talamoni, Istituti Clinici Zucchi ed INRCA) del nostro territorio. Che hanno dato disponibilità ad accogliere pazienti necessitanti di ricovero, contribuendo ad incrementare la disponibilità recettiva ospedaliera complessiva”.“Purtroppo rimane difficile prevedere l’andamento del numero di nuovi casi di sindromi influenzali sul territorio che, nei prossimi giorni, potrebbe ulteriormente crescere.

Posticipo degli interventi non gravi

"Per tale motivo, come previsto dai Piani di Gestione del Sovraffollamento, nell'incontro le ASST hanno evidenziato la possibilità che alcuni ricoveri chirurgici per condizioni non gravi vengano posticipati” spiega il Direttore Sanitario dell’ATS Silvano Lopez.
Inoltre i Medici di medicina generale ed i Pediatri di libera scelta negli ultimi giorni hanno contribuito attivamente garantendo l’apertura degli ambulatori nei giorni prefestivi.

La nuova App Salutile

Ricordiamo infine che è attiva da fine dicembre una nuova App che permette di vedere in tempo reale le situazioni di afflusso nei Pronto soccorso degli ospedali. Un ulteriore strumento per evitare il sovraffollamento.

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