Allarme legionella, nei Comuni è giro di vite sui controlli

Dopo Bresso, dal Bresciano al Varesotto i sindaci corrono ai ripari.

Allarme legionella, nei Comuni è giro di vite sui controlli
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Dal Bresciano al Milanese, dopo l'incredibile caso di Bresso allarme legionella è generale e i Comuni corrono ai ripari.

Allarme legionella nel Bresciano

Dati recenti avvenimenti che hanno visto contagiati due anziani residenti a Bornato, frazione di Cazzago San Martino, al fine di eliminare la contaminazione da parte del microorganismo nel sistema idrico delle abitazioni della zona colpita di via Pasini e via degli Alpini, il sindaco ha emesso una nuova ordinanza restrittiva. Tra le disposizioni: disincrostare e disinfettare i filtri dei rubinetti, i soffioni e i tubi flessibili delle docce.

Riscontri positivi anche a Saronno

Dopo il caso nel Comune di Saronno (Va), l’Amministrazione ha ritenuto opportuno eseguire a inizio agosto dei controlli sull’impianto idrico e di aerazione. Nel Municipio, si è trovata una presenza del batterio comunemente conosciuto come “legionella” in alcuni dei punti di prelievo dell’impianto idrico di acqua calda. Si è già provveduto ad ordinare gi interventi di sanificazione che saranno eseguiti nei prossimi giorni.

Legionella a Bresso, i morti salgono a cinque

Negli ultimi giorni non c’erano stati altri contagi e dunque si pensava che l’emergenza stesse rientrando. Invece martedì 14 agosto, la legionella ha mietuto un’altra vittima. Si tratta di un settantenne di Bresso che da 20 giorni si trovava ricoverato a Catanzaro, dove era in vacanza.

Il batterio nell’acqua che si prende… dall’aria

Il punto è che a legionellosi si contrae attraverso il batterio della legionella, che però si trova in acqua: per ammalarsi bisogna inalare gocce microscopiche nebulizzate nell’aria (e in ogni caso, statisticamente, si ammala davvero comunque solo il 5% di chi le ha respirate, secondo i dati dell’Istituto superiore di Sanità).

Il mistero resta tale

Insomma, non è così facile entrare in contatto con la legionella. Ed è per questo che a Bresso rimane un mistero come si siano potuti registrare 52 casi di contagio. Ats, Istituto superiore di Sanità, Regione, Comune di Bresso e Arpa stanno lavorando incessantemente da settimane: l’acquedotto è “pulito”, così come tutti i punti di raccolta d’acqua piccoli e grandi oggetto di ben 574 analisi in totale.

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