Amiche insieme sul Cammino di Santiago

Simona e Laura, le cesanesi "malate di santiaghite".

Amiche insieme sul Cammino di Santiago
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Amiche insieme lungo il Cammino di Santiago. Sono tornate a casa ancora più unite di prima le cesanesi Simona Peraro e Laura Casati.

Amiche insieme lungo il Cammino di Santiago

Amiche da una vita, l'una estetista e l'altra parrucchiera, di Cesano Maderno, nelle scorse settimane hanno raggiunto la cattedrale di Santiago di Compostela percorrendo a piedi l'ultimo tratto del pellegrinaggio portoghese: 150 chilometri circa dal Tui, al confine tra Portogallo e Spagna, a Santiago. "Dopo aver fatto il camminino francese – spiegano le due cesanesi con la passione per le tapasciate – quest'anno abbiamo voluto cambiare e chissà che l'anno prossimo non proviamo a fare l'inglese. Vedremo".

"In cammino per noi e per i nostri cari"

Il cammino è personale, ognuno lo fa per un motivo specifico, anche non spirituale. "Noi lo abbiamo fatto per noi stesse e per i nostri cari – dice Simona - Ci siamo scelte a vicenda: in esperienze forti come questa è fondamentale avere accanto una persona con cui ci intende anche solo con un gesto, senza aggiungere parole". Chiuse le rispettive attività per ferie, le due amiche si sono messe in viaggio. Ogni giorno, chilometro dopo chilometro, la cattedrale di Santiago si avvicinava sempre più. "Pubblicavamo sui social le foto delle nostre giornate, ed era bellissimo ricevere il sostegno di amici e amiche. Si univa a quello dei portoghesi che incontravano camminando, gente semplice che ci incitava a suon di «Animo, animo»".

Ogni tappa rimarrà impressa nei cuori e nei ricordi

"Il cammino portoghese – racconta Simona - è tutto un su e giù che taglia le gambe. Non c'è allenamento che tenga. Dopo cinque o sei ore di cammino sotto il sole, arrivate alla fine di ogni tappa, nonostante la fatica ci sentivamo leggere, contente. Dopo una buona cena e una notte in un bed and breakfast, l'unico lusso che ci concedevamo, eravamo pronte a ripartire". All'arrivo a Santiago le due cesanesi si sono abbracciate e sono scoppiate in un pianto liberatorio, di felicità. "Abbiamo ritrovato i compagni di cammino, tanti coreani, giapponesi e spagnoli, con cui ci si capiva solo a gesti. Incredibile. Solo chi ha la «santiaghite» come noi può capire di cosa stiamo parlando. Siamo tornate a casa, stanche ma felici, pensando già a quando tornare".

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