Arcore, che successo l’iniziativa natalizia “Aggiungi un posto a tavola”

Oltre 20 famiglie arcoresi e 33 richiedenti asilo hanno partecipato al progetto messo in campo per favorire l’accoglienza

Arcore, che successo l’iniziativa natalizia “Aggiungi un posto a tavola”
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Un successo oltre ogni aspettativa con numeri che la dicono lunga sul cuore grande dimostrato dalle famiglie arcoresi in tema di accoglienza e solidarietà.

Sono oltre una ventina, infatti, i nuclei famigliari che hanno ospitato, nella loro abitazione, ben 33 richiedenti asilo, ospitati ad Arcore e in qualche comune limitrofo, durante le festività natalizie per un pranzo, una cena o semplicemente una merenda.

"Aggiungi un posto a tavola"

Il bilancio dell’iniziativa (leggi qui di cosa si  tratta), intitolata «Aggiungi un posto a tavola», è stato tracciato ieri sera, venerdì, nel centro parrocchiale che si trova accanto alla chiesa di Sant’Eustorgio. Presenti all'incontro, oltre ai rappresentanti dei vari gruppi che hanno dato vita a questo progetto, anche le famiglie che hanno accolto i migranti e gli assessori Valentina Del Campo e Paola Palma.

Un progetto a più mani

Si tratta, ricordiamo, di un’idea nata in seno al Gruppo Migranti della Commissione Caritas della Comunità pastorale Sant’Apollinare di Arcore. E’ stato lo stesso Gruppo Migranti che ha voluto dare vita ad un tavolo comune di discussione per sensibilizzare la comunità arcorese sul tema dell’accoglienza. L’evento, organizzato con il patrocinio del Comune di Arcore, è stato promosso da Caritas insieme a Gruppo Missionario giovani (“Grumig”), “Cooperativa Sociale Aeris”, “Punto Mamma”, “Associazione del Volontariato”, “Arciblob”, “Consulta Multiculturale”, “Globo Cooperativa Sociale” e “Melting Pot”.

Durante la serata le tante famiglie presenti hanno raccontato le loro esperienze positive vissute durante l'incontro con i migranti.

La testionianza di una famiglia arcorese

Riportiamo di seguito la testimonianza di una famiglia arcorese, pubblicata sul Giornale di Vimercate lo scorso 8 gennaio 2019.

"Non abbiamo fatto nulla di particolare, io e mio marito abbiamo semplicemente condiviso due pranzi insieme a chi ha meno di noi".  Il giorno di Natale e quello di Capodanno la famiglia di Ornella Zappa, volto conosciuto nella parrocchia di Sant’Eustorgio per via del suo incarico di catechista battesimale, ha voluto aprire la porta della sua casa a tre richiedenti asilo, ospitati in città, di età compresa tra i 20 e i 25 anni e tutti quanti provenienti dal Mali. Mentre a Capodanno si è aggiunto anche un richiedente asilo ospitato ad Usmate e proveniente dalla Costa D’Avorio. Un gesto concreto di ospitalità e accoglienza.
"A Natale ho cucinato pesce, mentre a Capodanno ho preparato pollo e patatine - ha spiegato Zappa - Ma l’importante è l’aver condiviso con loro un piatto caldo e, soprattutto qualche ora insieme, nonostante le difficoltà di comunicazione con la lingua. Ci sono tante persone povere e bisognose che, anche ad Arcore, vivono una vita parallela alla nostra. Per questo motivo io e mio marito abbiamo voluto provare a far incontrare questi due mondi paralleli, senza alcuna pretesa. Non abbiamo fatto nulla di eccezionale e non abbiamo nemmeno avuto la pretesa di cambiare la loro vita. Ci è sembrato un gesto concreto di accoglienza. Di fronte a queste persone, così diverse da noi, può scegliere se ignorarle o se volerle incontrare. Noi più che dal timore, siamo stati spinti dalla voglia di conoscere la loro cultura e anche le loro storie». Un incontro che ha segnato profondamente il Natale della famiglia di Ornella. «A noi piacerebbe continuare a condividere momenti come questi - ha concluso Zappa - La porta di casa nostra sarà sempre aperta per loro".

 

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