Auguri don Gino, sei stato il nostro buon pastore VIDEO

Chiesa gremita oggi a Briosco per la messa dedicata ai novant'anni dell'ex parroco

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Due giorni di grande festa oggi, domenica, e ieri, sabato, per i novant'anni dell'ex parroco di Briosco don Gino Villa.

Grazie don Gino!

Un grande quanto sentito "grazie" perchè "hai saputo guardarci e guardandoci ci hai voluto bene".
Nel fine settimana i parrocchiani hanno celebrato il doppio traguardo raggiunto dal loro amato ex parroco, don Gino Villa. Novant’anni all’anagrafe - "tutti vorremmo arrivarci brillanti e lucidi come te", gli hanno confessato - e quarantacinque a servizio della comunità brioschese "che porti nel cuore, diventata più che casa tua".
Il programma dei festeggiamenti è iniziato ieri sera, sabato, con il pienone all’oratorio per lo spettacolo dedicato alla vita di don Gino. Sopra e sotto il palco, tanti amici: il Corpo musicale San Luigi, la compagnia teatrale "I fuori di testo", il coro parrocchiale, i ragazzi e volontari della parrocchia. Una serata ricca di emozioni, culminata con il taglio della torta di compleanno insieme al suo successore, don Pierangelo Motta.
"E’ stato bello - ha assicurato emozionato l’ex parroco - Ricordando così tanti volti ed eventi si giunge fino alle lacrime".

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Auguri don Gino, sei stato il nostro buon pastore
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"Ci hai accompagnato nella gioia e nel dolore"

Oggi, domenica, una chiesa gremita ha accolto don Gino per la messa delle 10,30.
"Ci conosci tutti, ci hai accompagnato nella gioia, così come nel dolore - il messaggio dei fedeli letto prima dell’inizio dell’Eucarestia - Grazie per quello che hai fatto per noi, per la parrocchia, per l’oratorio. Grazie per le tue parole, i tuoi insegnamenti, i momenti che abbiamo trascorso insieme. Sei stato il buon pastore".
Dal centro dell’altare, punto preferito dal quale pronunciare l’omelia, anche il sacerdote ha voluto dire grazie, superando la commozione. Al "signor parroco che si è sobbarcato la croce dell’organizzazione della festa insieme ai collaboratori", a padre Vergani, accanto a lui durante la cerimonia, che "a 93 anni mi bagna il naso". A don Enrico e don Alessandro presto sacerdoti, Ai piccoli alunni della scuola dell’infanzia di via Meyer, seduti a lato dell’altare.

Don Gino ha voluto mettere al centro la Chiesa di Dio. "Siamo noi quando ci raduniamo nella fede". Ponendo una domanda ai tanti brioschesi presenti. Tanti "come non sempre se ne vedono", ha sottolineato.
"Quando si può dire che una comunità è viva? Quando cresce nella fede e della vita cristiana". Quando, citando il cardinale Dionigi Tettamanzi, "c’è comunione, corresponsabilità, collaborazione",
"Qualche volta dimentichiamo la delicatezza e la bontà nei confronti del prossimo, dello straniero, dei membri della nostra famiglia" ha concluso.

"Pensare che altri faranno la nostra parte non è giusto. Ciascuno deve portare la sua pietra, anche se costa sacrificio".

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