"Cari ragazzi, buon anno scolastico a tutti"

Questa mattina è suonata la prima campanella per gli studenti delle scuole seregnesi. Il saluto del sindaco Alberto Rossi ad alunni e docenti

"Cari ragazzi, buon anno scolastico a tutti"
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Suona la prima campanella dell’anno scolastico per gli studenti delle scuole di Seregno.

Le lezioni sono iniziate due giorni prima della data indicata dalla Regione

Le lezioni nei plessi cittadini sono iniziate questa mattina, lunedì, con due giorni d’anticipo rispetto alla data indicata dalla Regione Lombardia (12 settembre). Gli istituti hanno infatti sfruttato la possibilità di anticipare l'avvio della scuola per poi recuperare giorni di vacanza in coincidenza di ponti e festività. A varcare la soglia delle scuole anche il sindaco Alberto Rossi. Accompagnato dall’assessore all’Istruzione Federica Perelli, Rossi ha fatto tappa alle Rodari e alle Stoppani per un saluto agli alunni.

La lettera del sindaco a studenti e docenti

E in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico il sindaco ha anche scritto una lettera indirizzata a studenti e docenti. "Carissimi, vi scrivo innanzitutto come padre e in parte anche come ex studente. Non sono infatti trascorsi molti anni da quando ho ultimato il mio percorso scolastico. Capisco, dunque, l’emozione di bambini e ragazzi". Si legge nella lettera scritta dal primo cittadino. "Agli alunni e agli studenti non posso che augurare di vivere al meglio questa straordinaria occasione che è la scuola. Non un luogo chiuso e un freddo contenitore di conoscenze, bensì una finestra spalancata sul mondo. Ai dirigenti scolastici, ai docenti, all’intero personale di tutte le scuole vanno le mie più sincere attestazioni di stima e di gratitudine per il delicato ruolo che sapete svolgere nell’accompagnare bambini e ragazzi non solo all’approdo di un ciclo di studi, ma soprattutto lungo la vita stessa, tenendoli saldamente per mano e al tempo stesso aiutandoli a camminare sulle proprie gambe. Ciò che la scuola oggi insegna (e con essa la società civile e le Istituzioni civiche) è ciò che in futuro i nostri figli potranno e sapranno realizzare".

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