C'è una crepa nelle mura del Castello di Trezzo, per metterla in sicurezza deviata la ciclabile lungo l'Adda

Chiuso il tratto sottostante lo sperone roccioso del maniero vistonteo. Installati cartelli che segnalano percorsi alternativi a ciclisti e pedoni.

C'è una crepa nelle mura del Castello di Trezzo, per metterla in sicurezza deviata la ciclabile lungo l'Adda
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C’è una crepa nelle mura del Castello Visconteo di Trezzo sull’Adda. L’Amministrazione comunale corre ai ripari per metterla in sicurezza chiudendo nel frattempo il tratto di alzaia sottostante e prevedendo percorsi alternativi.

C’è una crepa nelle mura del Castello Visconteo

Appena insediata, il sindaco Silvana Centurelli ha dovuto affrontare la sua prima emergenza, legata al cedimento di un tratto delle mura del Castello Visconteo. Si tratta di una vistosa crepa posta sulla parete Sud, visibile dai tornanti che costeggiano le mura e scendono al fiume provenendo da via Professor Pozzone.

L’Amministrazione corre ai ripari

E’ stata quindi predisposta un’ordinanza contingibile e urgente per far chiudere il tratto di alzaia, situato nei pressi dello sperone murario ammalorato che da un lato si affaccia sul fiume e dall’altro sui tornanti delle rive al porto.Tra l’altro, è stata anche chiusa l’area dei tornanti vicina al tratto interessato e l’area soprastante nel Parco del Castello.

Chiuso un tratto di ciclopedonale lungo duecento metri

Ieri, giovedì 27 giugno 2019, il Responsabile del Settore Gestione del Territorio ha proceduto alla chiusura di un tratto di circa 200 metri e alla segnalazione di percorsi alternativi. Nel frattempo la comandante della Polizia Locale Sara Bosatelli ha già disposto i servizi di monitoraggio della zona per evitare che i blocchi vengano oltrepassati, vista la situazione di pericolo. Il tratto, infatti, è molto frequentato. Poiché, pur essendo una strada vicinale gestita dal Consorzio Villoresi per la manutenzione fluviale, si trova sul percorso ciclopedonale dell’Ecomuseo di Leonardo che collega Trezzo a Lecco.

I percorsi alternativi

Il primo blocco fisico di chiusura al transito è situato ai piedi dei tornanti della strada Rive al Porto, in prossimità del pilone ovest del Ponte di Trezzo. Chi proviene dal Santuario di Concesa tramite la strada Alzaia, infatti, per raggiungere la Centrale idroelettrica Taccani e il Lavatoio dovrà risalire i tornanti che costeggiano le mura del Castello, attraversare la Piazza e scendere in Via Visconti. Il secondo blocco, invece, si trova dalla parte opposta all’altezza delle bocche di scarico acque della Taccani e poste dietro l’ansa del fiume. Chi partendo dall’area della Canottieri Tritium volesse quindi raggiungere a piedi o in bicicletta il Santuario di Concesa dovrà risalire via Visconti e utilizzare i tornanti delle Rive al Porto per bypassare il tratto chiuso. La chiusura è stata presegnalata già all’altezza del bar Il Lavatoio, deviando le persone verso il Castello.

La necessità di intervento

L’urgenza è nata dai recenti interventi di ripulitura dalla vegetazione infestante delle pareti in pietra del castello visibili dai tornati delle “rive del Porto”, che hanno messo in evidenza lo stato di conservazione delle mura e portato alla luce una profonda fessurazione con andamento verticale che si sviluppa a tutt’altezza in corrispondenza dell’intersezione tra la parete sud della camera ipogea e il muro di contenimento della Via al Porto, dove vi è la vecchia porta laterale di cui è rimasta solo traccia.

Le indagini col georadar

Il dirigente dell’area tecnica aveva incaricato il consorzio Cise del dipartimento di Ingegneria del Politecnico di Milano per effettuare un’indagine strutturale con Georaradar (metodo elettromagnetico, ecografico di prospezione della geofisica applicata) al fine di definire la struttura della volta presente nella camera contenuta nella porzione delle mura che si affacciano verso i tornanti delle rive al porto. Le analisi hanno evidenziato che il quadro fessurativo rilevato all’interno della camera ipogea, trova corrispondenza con quanto visivamente rilevabile esternamente, attraverso una fessura passante che oltrepassa per intero lo spessore murario.

Catene per la messa in sicurezza?

I relatori del documento di analisi, anticipando già delle proposte di intervento quali, il posizionamento di catene ancorate alla muratura, interventi di scuci-cuci con murature armate, ristilatura delle murature, oltre alla regimentazione delle acque meteoriche, tutti interventi da concertare con la Soprintendenza delle Belle arti, pongono l’attenzione oltre che a un sistema di monitoraggio per la verifica dell’evoluzione della fessurazione anche nel provvedere a delimitare con uno sbarramento la strada sottostante nella porzione adiacente alle mura del castello oggetto dell’indagine e di interdire la possibilità di percorrenza dell’alzaia sottostante.

Il commento del sindaco

“L’Amministrazione Comunale ha sempre fatto e farà tutto il possibile per preservare al meglio il Castello visconteo, simbolo di Trezzo e nel cuore di tutti i trezzesi, – ha dichiarato il neo sindaco Silvana Centurelli – Ma in questo momento prevale l’esigenza di garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone per le quali gli Uffici hanno agito con massima tempestività e coordinamento. Non appena possibile con la Soprintendenza si valuteranno gli interventi da attuare per il consolidamento”.

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