Cena e omaggio alle colonne della banda di Carate

Il momento di festa è stato occasione per rendere omaggio a quanti si sono resi protagonisti della vita di un gruppo che, dopo 116 anni, continua a crescere e a vivere la musica come momento di aggregazione.

Cena e omaggio alle colonne della banda di Carate
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Cena e omaggio alle colonne della banda di Carate.

La grande famiglia della banda ha radunato soci e amici per la tradizionale cena in occasione di Santa Cecilia, patrona della musica. Il direttivo guidato da Maurizio Cesana ha festeggiato al ristorante Tre Re di Costa Lambro la ricorrenza di fine novembre alla presenza dell’Amministrazione comunale, del vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala, dei vertici della Banca di credito cooperativo di Carate e di tante associazioni da sempre vicine al Corpo musicale.

 

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Le sorelle Valtorta

I premiati alla cena della banda

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Giuseppe Gatti e Giampiero Motta,

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Luigi Vergani con la moglie

Il direttivo ha premiato i famigliari di Luigi Valtorta, classe 1920, scomparso nel mese di marzo. I tre figli Annamaria, Monica e Andrea hanno voluto donare il clarinetto del papà alla grande famiglia della banda, quella che Luigi aveva vissuto per quasi settant’anni iniziando a suonare sin da giovanissimo. Momenti di commozione che hanno accompagnato anche la consegna della targa ad un altro veterano del gruppo musicale: Luigi Vergani per il traguardo dei 60 anni di militanza. Il clarinetto più longevo del Corpo musicale cittadino, che ha ritirato il riconoscimento insieme alla moglie Ancilla Frigerio, ha invitato i più giovani a «crederci» e «guardare al futuro con fiducia». Il presidente Cesana ha premiato poi altri due «anziani» del gruppo: Giuseppe Gatti e Giampiero Motta, che a fine anno lasceranno la banda dopo una lunga stagione di concerti e impegni.
«Per il nostro Corpo musicale voglio che il 2019 sia un anno importante - ha annunciato tra gli applausi il presidente Maurizio Cesana - Siamo pronti per un concorso che possa riconoscere e restituire i frutti di quanto seminato». Un invito raccolto con entusiasmo dal maestro Pasquale Vaccarella, artefice di quel «salto di qualità» che la banda cittadina ha dimostrato in più occasioni di avere ormai raggiunto.

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