Cgil, Cisl e Uil contro i tagli Trenord

Le Confederazioni brianzole: “Siamo solidali con i sindaci che protestano per i disservizi, è necessario potenziare le infrastrutture”.

Cgil, Cisl e Uil contro i tagli Trenord
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Cgil, Cisl e Uil contro i tagli Trenord. Le segreterie confederali esprimono pieno sostegno ai pendolari e ai 18 sindaci brianzoli che nei giorni scorsi hanno protestato per il nuovo orario invernale.

Cgil, Cisl e Uil contro i tagli di Trenord

“Siamo solidali con i sindaci della Brianza che stanno manifestando contro i tagli di Trenord: le novità introdotte dal nuovo orario invernale, infatti, incideranno negativamente su molte tratte brianzole. In una delle province più urbanizzate di Italia, dove già si soffre abbondantemente per il traffico e l’inquinamento da polveri sottili, la scelta di Regione Lombardia di tagliare sul trasporto pubblico non ci sembra lungimirante”.

A dichiararlo questa mattina, mercoledì 19 dicembre 2018, sono le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil.

La protesta dei sindaci di 18 comuni brianzoli è andata in scena alcuni  giorni fa: in difesa dei pendolari gli amministratori comunali si sono ritrovati in stazione di Seregno e hanno espresso numerose perplessità in merito alle novità introdotte dal nuovo orario, che prevede tagli di corse e la soppressione della linea Seregno-Carnate, sostituita da pullman a frequenza oraria.

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Tanti pendolari, in orari diversi

Anche i sindacati, con questo comunicato congiunto, hanno voluto sottolineare il loro sostegno ai rappresentanti istituzionali: “La riduzione delle corse – hanno spiegato – risponde a una logica di tagli lineari e tradisce una concezione della ferrovia obsoleta in cui la gente si recherebbe al lavoro solo negli orari di punta, senza considerare l’esigenza di moltissimi pendolari che si muovono per lavorare o per studio in orari diversi”.

“Così si disincentiva l’utilizzo del treno e si alimenta il traffico su gomma con evidenti ripercussioni sulla qualità della vita delle lavoratrici e dei lavoratori e di chi non ha la possibilità di utilizzare la propria auto privata per recarsi a scuola o in ufficio”, hanno denunciato i sindacati.

“È necessario potenziare le infrastrutture e aumentare gli organici per evitare la congestione delle linee e garantire un servizio adeguato agli standard europei”.

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