Dal Piemonte il guaritore: "Parlo con Padre Pio e faccio miracoli"

Algeo Brandino è molto conosciuto da quando ha rivelato il suo dono.

Dal Piemonte il guaritore: "Parlo con Padre Pio e faccio miracoli"
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Il guaritore Algeo Brandino racconta, in esclusiva sulla testata piemontese del nostro gruppo "La Nuova Periferia", di parlare con Padre Pio.

“Parlo con Padre Pio”

Algeo Brandino è molto conosciuto in tutto il territorio del chivassese e vercellese. Da quando ha rivelato il suo dono. Infatti lui attraverso il calore della sua mano guarisce le persone. Tanto lo contattano per salvare una persona o un animale in fin di vita. Si sono rivolti a lui anche malati di tumori terminali. E lui è sempre corso in loro aiuto. Ora, Brandino rivela al mondo che parla con Padre Pio.

Il racconto

«Con la mia mano calda ho aiutato numerose persone. – racconta Brandino da noi in redazione – Mi chiamano in molti, sia per curare le persone che gli animali. Basta che poggio la mano sulla parte del corpo interessata ed ecco che giunge un miglioramento. Ma verso fine ottobre mi sono trovato di fronte ad una situazione che nemmeno potete immaginare. La sera del 27 ottobre sono stato chiamato dalla figlia di un uomo di Vallo di Caluso che nel giro di poco tempo si era visto gonfiare l’occhio. Con il passare delle ore gli si era gonfiata anche la testa. All’indomani mattina mi sono recato subito in visita da lui. Ma quando ho visto la situazione stavo quasi per consigliare di chiamare subito il 118 per portarlo in ospedale. Poi, ho parlato con Padre Pio. Ho chiesto a lui aiuto. L’ho invocato. E così la mia mano, che era posato su quell’occhio, ha fatto il miracolo. Un miracolo. Non può esser definito in nessun altro modo. In quel momento l’occhio e la parte della testa gonfia hanno iniziato a ridursi fino a tornare alla normalità.».

Il miracolo

«I miracoli di San Pio sono numerosi e questo è uno. – racconta ancora Brandino –  E’ accaduto qui, a pochi passi da noi. Io spesso parlo con Padre Pio. Più di una volta ha utilizzato il calore che sprigiona la mia mano per bloccarmi, per non farmi fare determinate azioni. Una volta, addirittura, mi ha fatto scappare da un gruppo di prelati. Parlo con lui da almeno un anno. Mi rivolgo a lui per chiedere consigli. Oppure lui mi inviata a fare determinate cose. Per me è un Santo molto importante e non comprendo i motivi per i quali la Chiesa prenda la distanze da questo Santo che per l’umanità ha fatto molto. Ha dedicato tutta la sua vita al prossimo. E proprio per questo motivo io dedico questo mio dono a chi ne ha necessità».

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