Desio dichiara guerra alla ludopatia

Al via gli incontri di formazione per vincere il gioco d'azzardo patologico.

Desio dichiara guerra alla ludopatia
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"Per combattere la ludopatia la parola d’ordine è formazione".  A Desio due incontri promossi dall'assessorato ai Servizi alla persona e alla famiglia. "Il gioco d’azzardo patologico - spiega l'assessore a Paola Buonvicino – è una malattia di massa che purtroppo sta aumentando anche a causa della crisi economica. Occorre creare una rete e continuare a progettare per contrarre questa drammatica piaga, diventata la terza industria in Italia. Per questo il primo passo è formare gli operatori».

Le giornate di formazione in Sala Pertini

Il Comune, in collaborazione con la Cooperativa «Spazio Giovani», propone due giornate di formazione, «Scommetti che non l’azzardo?». Giovedì 10 maggio si parlerà di «Dipendenza da azzardo: analisi del fenomeno, sviluppo e cura di un’epidemia sociale» con il dottor Simone Feder della «Casa del Giovane» di Pavia. Venerdì 25 maggio, invece, doppio appuntamento: «Il riconoscimento e l’invio del giocatore problematico e della sua famiglia» con la dottoressa Roberta Smaniotto dell’associazione «And» («Azzardo e Nuove Dipendenze») e «I servizi territoriali di prevenzione e cura: una rete possibile» con gli operatori dell’«Asst» («Azienda Socio Sanitaria territoriale») di Monza. I due incontri si terranno in Sala «Pertini» (piazza Giovanni Paolo II) dalle 9 alle 13. Hanno aderito i Comuni di Bovisio Masciago, Limbiate, Cesano Maderno e Muggiò. Il percorso di formazione è stato pensato per assistenti sociali, addetti di «Ats» e «Asst», dei Comuni, degli sportelli di ascolto, dirigenti scolastici, volontari di associazioni, esercenti, polizia locale, medici e farmacisti.

Nel 2016 ogni desiano ha speso in media 431 euro

Passando ai numeri, ogni desiano, nel 2016 ha speso in media 431 euro, mentre il valore delle giocate complessive è stato di 18,14 milioni di euro. Inoltre, in città ci sono 148 «Awp», le macchinette da bar a moneta, cioè tre e mezzo ogni mille abitanti, mentre non ci sono «Vlt», le «videolottery» che si trovano nelle sale slot. Rispetto al 2015 il numero degli apparecchi è calato del 6,3 per centro, mentre le giocate complessive sono aumentate del 6 per cento. I due incontri rientrano nel progetto «Gastone» finanziato dall’Unione europea con l’«Fse 2014 – 2020» e da Regione Lombardia. Un investimento biennale di 30mila euro per la formazione degli operatori, degli assistenti sociali e dei commercianti, l’informazione e la prevenzione agli anziani e la prevenzione nelle scuole superiori.

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