Don Giancarlo Brambilla festeggia 50 anni di messa

L'ex parroco di Peregallo ieri, domenica, è stato festeggiato nella sua parrocchia di Novedrate

Don Giancarlo Brambilla festeggia 50 anni di messa
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Umiltà e testimonianza al Vangelo . Sono queste le due principali caratteristiche che hanno sempre accompagnato il ministero sacerdotale di don Giancarlo Brambilla. Il prete, originario di Concorezzo, dove nacque 74 anni fa dall’unione di mamma Anna e papà Biagio proprio nel giorno in cui la Chiesa fa memoria di San Carlo Borromeo (3 novembre, ndr), ieri, domenica, ha festeggiato il 50esimo di messa nella comunità parrocchiale di Novedrate ed è stato insignito della benemerenza civica nel piccolo comune del comasco.

Nel cuore di tanti peregallesi

Ma don Giancarlo, nonostante siano passati oltre 10 anni dal suo trasferimento a Novedrate, è rimasto ancora nei cuori di tanti peregallesi che lo hanno avuto come parroco per oltre 15 anni: dal 1993 al 2008, quando è stato chiamato dall’allora cardinale Dionigi Tettamanzi a lasciare la frazione lesmese per iniziare una nuova avventura a Novedrate, dove ricopre il ruolo di vicario parrocchiale.

Venne ordinato sacerdote a 25 anni

Originario di Concorezzo, dicevamo, don Brambilla venne ordinato sacerdote il 29 giugno del 1969, all’età di 25 anni, dall’allora cardinale Giovanni Colombo. La sua prima parrocchia dopo l’ordinazione sacerdotale fu quella di Ospitaletto di Cormano, dove don Giancarlo, dal 1969 al 1983, ha vissuto 14 anni intensi e pieni di iniziative come coadiutore dell’oratorio in mezzo ai ragazzi, alle famiglie e ai giovani.

Il suo più grande merito fu quello di dare vita alla società sportiva «Linea Verde Asd», fondata verso la fine degli anni ‘70. Don Giancarlo, molto appassionato di sport e inossidabile tifoso juventino stava cercando di aiutare un manipolo di giovanotti, di età compresa fra i 18 e i 25 anni, ad esprimere concretamente le ragioni del proprio cammino di fede attraverso una precisa scelta di servizio per gli altri.

Dopo Cormano l'esperienza di Pagnona

Nel 1983 don Giancarlo lasciò la città per dirigersi verso le montagne del lecchese. Infatti fu nominato parroco di Pagnona, in Valsassina. Ma nel 1993 l’allora cardinal Carlo Maria Martini lo «riportò» vicino a casa, precisamente a Peregallo di Lesmo, sempre in qualità di parroco.

"Chi lo conosceva superficialmente diceva che aveva un carattere ruvido e schivo, quasi timido - hanno dichiarato alcuni parrocchiani peregallesi - In realtà celava una dedizione completa al sacerdozio. E’ stata una presenza importante per la comunità peregallese, vissuta in umiltà e povertà, senza sfarzi. Forse non compresa da tutti fino in fondo o compresa troppo tardi".

Tante le opere portate avanti a Peregallo

Nei 15 anni di permanenza a Peregallo don Giancarlo, con sforzi notevoli, è riuscito a rimettere in equilibrio le casse parrocchiale, duramente provate dai lavori di ristrutturazione della chiesa parrocchiale dell’Annunciazione effettuati con il precedente parroco don Giuseppe Corti. E, sul finire degli anni ‘90, il sacerdote diede il via libera alla riqualificazione degli spogliatoi della parte sportiva dell’oratorio, gestita dall’associazione Raselp, oltre alle realizzazione di un salone multifunzionale, oggi intitolato a Madre Teresa di Clacutta .

E nel 2008, il sacerdote concorezzese chiuse la sua esperienza peregallese. Infatti la parrocchia stava iniziando il cammino che l’avrebbe portata all’interno della comunità pastorale Santa Maria e per questo motivo don Giancarlo venne destinato al ruolo di vicario parrocchiale nella parrocchia di Novedrate, che fa parte della comunità pastorale «San Paolo» di Figino Serenza, in provincia di Como.

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