Ha donato la maglia della sua squadra al museo del Ghisallo

Il sogno realizzato del besanese Giuseppe Sala, classe 1932, fondatore del team di ciclismo SAGIT

Ha donato la maglia della sua squadra al museo del Ghisallo
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Ha donato la maglia gialloverde della sua squadra di ciclismo al museo dedicato al mondo delle corse presso la chiesetta del Ghisallo, durante una significativa cerimonia. Un traguardo importantissimo, sognato da chiunque abbia rivestito un ruolo nel mondo del ciclismo, per Giuseppe Sala, classe 1932 nato a Triuggio e ora residente a Besana.

Ha vinto una tappa del Giro d'Italia

Ha donato la maglia della sua squadra al museo del Ghisallo. Il sogno realizzato dele besanese Giuseppe Sala,  fondatore del team di ciclismo SAGIT

La sua storia inizia nel 1960 con la nascita della ditta di confezioni SAGIT (Sala Giuseppe Tregasio); da questo un susseguirsi di eventi che lo hanno portato nel 1964 alla fondazione di una squadra di ciclismo per dilettanti, che portava proprio il nome della sua azienda. È poi tra il 1968 e il 1969 che riuscì a fare il grande salto nel mondo dei professionisti, al fianco di grandi corridori da lui sempre stimati, raggiungendo il 21 maggio dello stesso anno il suo massimo successo: Franco Cortinovis, corridore della sua squadra, vince la tappa Follonica-Viterbo del Giro d’Italia. Nel 1970, Sala lascia il mondo del ciclismo dopo aver chiuso a malincuore la sua azienda.
"Ho moltissimi bei ricordi legati a questo mondo - racconta - ma nulla può battere la gioia di aver rivisto tutti i miei corridori anche a distanza di trent’anni dall’ultima volta in cui li avevo incontrati".

Il suo ricordo nel museo del ciclismo

"Sono state molte le persone che si sono impegnate per poter consentire a mio papà di lasciare questo suo ricordo al museo del ciclismo - racconta il figlio di Sala, Ivano - il Triuggio Club, il presidente del Ghisallo Antonio Molteni e Alberto Viganò del 3Gasio Team".

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