Mille chilometri in bicicletta per una giusta causa

L'esperienza di un trapiantato e di un donatore di midollo osseo

Mille chilometri in bicicletta per una giusta causa
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Un donatore di midollo e un trapiantato in bicicletta per una giusta causa.

Daniele Sala

E’ la bella storia di Daniele Sala e Davide Santini, due persone unite dalla passione per la bicicletta ma soprattutto dalla passione per la vita. Daniele è un 41enne di Triuggio, titolare della «Dama», nota azienda di abbigliamento sportivo. E’ iscritto al registro dei donatori di midollo osseo da diversi anni. Qualche mese fa è stato chiamato per rendere reale la sua disponibilità e ha donato il suo midollo all’ospedale «San Gerardo» di Monza supportato dalla moglie Marinella e dai tre figli Michelangelo, Camilla e Angelica.

Davide Santini

42enne di Pioltello, lavora per un’azienda di Brugherio. E’ un donatore di sangue da diversi anni quando nel 2013, a pochi mesi dal matrimonio, scopre, dopo il consueto prelievo e le successive analisi, di avere una «citopenia refrattaria con displasia multilineare». Tradotto in termini semplici significa che il midollo osseo non funziona più bene, non produce più i globuli bianchi come dovrebbe e l’unica soluzione possibile è un trapianto di midollo. La ricerca, l’attesa e poi il donatore si trova.

Il trapianto

E Davide viene trapiantato sempre al «San Gerardo» nel novembre dello stesso anno. Le precauzioni, i controlli sanitari, i piccoli problemi, il tempo necessario per riprendersi ma poi il ritorno alla normalità, alle passioni e alla voglia di vivere. E una grande riconoscenza per quell’anonimo donatore che l’ha riportato in vita e anche in sella. Una delle passioni di Davide è il ciclismo e riprende con entusiasmo a cavalcare la sua bici insieme alla moglie Stefania, una vera sportiva.

Il progetto "Sì, si può fare"

Così quando Davide e Daniele si sono conosciuti hanno subito capito di avere molti punti in comune. Ne è nato un progetto dal titolo «Sì, si può fare!!» che porteranno avanti dal 5 al 15 novembre. Una «pedalata» di quasi 1.000 chilometri in Marocco, un percorso di 10 giorni da fare insieme per passione ma anche per lanciare un duplice messaggio: «Donare il midollo osseo non ti toglie nulla, non ti toglie forza, energia e non modifica nulla nel tuo organismo. La vita continua come prima ma con ancora più entusiasmo ed energia perché hai la consapevolezza di aver dato la possibilità di guarire e vivere a chi non ha altra speranza. Così com’è anche vero che chi riceve il midollo da un donatore può tornare a una vita normale. E con un grande senso di riconoscenza verso tutti i donatori di midollo e il loro generoso gesto».

L'avventura in Marocco

E’ questo l’appello che i due amici vogliono lanciare: attraverso l’avventura in Marocco raccogliere fondi per una giusta causa. L’intero ricavato del progetto sarà infatti devoluto all’Admo (associazione donatori di midollo osseo). Un ringraziamento particolare va agli sponsor Dama, Atakama, Enervit, Mandelli, Sbam e Sea Aeroporti. Chi volesse effettuare una donazione trova tutte le informazioni sul sito www.lastminuteheroes.org.

Davide Santini e Daniele Sala
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