Piazza Annoni è preda degli imbecilli

Il cuore di Capriano (Briosco) continua a versare in pessime condizioni. Nella fontana sono finite persino le bottiglie di spumante

Piazza Annoni è preda degli imbecilli
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Piazza Annoni, nel cuore di Capriano (Briosco), continua ad essere preda degli incivili. Le sue pessime condizioni, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto nell’area sulla quale si affaccia la fontana. E’ lì che i maleducati si scatenano, incoraggiati anche dalla riservatezza offerta dalla parete in muratura che mantiene nascosta la loro sconsiderata azione agli occhi dei passanti. Riservatezza che invece l’area aperta dell’anfiteatro non può offrire.

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Piazza Annoni è preda degli imbecilli

Nella fontana è finito di tutto...

E’ così che, come già successo a più riprese in passato, nella vasca è finito di tutto. Dalle lastre in marmo alle cartacce, passando per le bottiglie. Anche quelle dello spumante, gettate dopo i festeggiamenti dell’ultimo periodo. Nei giorni scorsi, con le temperature vicine allo zero, incastrate nello strato di ghiaccio che ricopriva l’acqua. Lo stesso intorno alle panchine.
«Uno spettacolo poco edificante...», ha allargato le braccia una giovane mamma che giovedì mattina giocava con il suo bimbo vicino alla fontana.
Il degrado che attanaglia piazza Annoni non è cosa nuova. Le denunce dei cittadini si susseguono da anni. La nuova Giunta aveva sperato in un contributo regionale - quello della misura «Lombardia to stay» - per la sua completa riqualificazione. Il progetto preliminare, steso dall’ingegner Marco Codazzi a luglio, prevedeva lavori per 310 mila euro. Sfumata, però, la possibilità di un aiuto dal Pirellone, il sindaco Antonio Verbicaro e i suoi assessori hanno comunque deciso di investire 90 mila euro per un primo intervento di tipo strutturale, messo in agenda per la prossima primavera.

Il degrado di piazza Annoni

«Piazza Annoni - si legge sulla delibera di Giunta - versa in uno stato di forte degrado ed è oggetto di numerosi atti di vandalismo e inciviltà, in parte inibita all’utilizzo e transennata per ragioni di sicurezza. Tale situazione di degrado comporta continue segnalazioni da parte dei cittadini a cui seguono costanti interventi di manutenzione ordinaria che, per la loro natura provvisioria, non risolvono il problema generale».
L’incarico di progettazione, direzione lavori e coordinamento della sicurezza è stato affidato all’architetto Enrico Angelo Corti, studio in paese, per un importo complessivo di 11mila e 237 euro (comprensivo di contributo previdenziale e Iva). Tra le linee guida definite dall’Esecutivo ci sono la messa in sicurezza dei percorsi pedonali, il ripristino della funzionalità degli impianti, la ricognizione dello stato vegetativo delle essenze arboree e la loro conservazione, la circoscrizione del getto della fontana in un ambito più ridotto o la sua rimozione, l’utilizzo di materiali che garantiscano durabilità e manutenibilità della struttura.

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