Profughi e studenti uniti contro i pregiudizi (VIDEO)

La collaborazione ha portato alla realizzazione di un libro e di un video

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Le storie dei richiedenti asilo raccolte nella pagine di un libro. A presentarlo, nella giornata di lunedì, sono stati proprio i protagonisti di questi racconti, una decina di ragazzi ospiti nel convento delle suore di Maria Bambina a Camparada, che negli ultimi mesi hanno lavorato fianco a fianco insieme agli studenti della scuola media. Un progetto veramente importante, che ha potuto contare anche sul sostegno nientemeno che del Consolato Generale degli Stati Uniti.

Il libro

Il libro, intitolato “Storie Parallele”, è solo l’ultima tappa di un percorso iniziato durante l’inverno, grazie alle attività di volontariato promosse all’interno del convento dalla professoressa (oggi in pensione) Franca Pellizzari. Dopo una serie di incontri e proposte, l’idea di mettere nero su bianco le loro storie, partendo  da quelle che sono state le esperienze passate che li hanno convinti, o talvolta costretti, a intraprendere viaggi perigliosi, ma puntando molto l’attenzione anche sul loro presente. Un presente troppo spesso fatto di luoghi comuni e pregiudizi. Ed è stato qui che sono entrati in gioco gli studenti della scuola media, che hanno collaborato con i migranti nella “demolizione” dei preconcetti più diffusi.

Il video

Parallelamente al libro, dunque, è stato creato anche un videoclip (caricato online e visibile qui sotto), che vede i ragazzi impegnati in questa percorso di sensibilizzazione. “Ascolta quello che dice” si propone dunque di fare ascoltare le vere storie dei richiedenti asilo, attraverso una campagna multimediale che pone a confronto i loro racconti con i luoghi comuni che li riguardano. Per abbattere pregiudizi e diffidenze e aprire la strada all’opportunità di conoscersi.

Entusiasmo alle stelle

L’intero progetto è stato presentato dai diretti interessati lo scorso lunedì, alla presenza di genitori, insegnanti e degli educatori della cooperativa “Consorzio Comunità Brianza”, che hanno voluto ringraziare personalmente i ragazzi che si sono cimentati in questa esperienza e la scuola in generale, che di fronte a un’importante sfida non si è tirata indietro.

“Un progetto di assoluto valore, di cui la nostra scuola non può che essere orgogliosa e soddisfatta – il commento della preside Stefania Bettin – Questo percorso ci insegna il valore della conoscenza: quando uno conosce, comprende e quando uno comprende ha meno paura. Grazie a tutti coloro che si sono adoperati in questo progetto altamente educativo che aiuterà i ragazzi a vivere in una società sempre più multiculturale”.

Grandi sorprese per il futuro

Ma la collaborazione tra scuola e cooperativa non finisce qui. Grazie all'intervento del professor Luigi Nicolardi, infatti, è già nato anche un progetto legato alla musica. Lunedì, durante la giornata di presentazione del libro, ne è stato dato un primo assaggio, visto che a margine dell'iniziativa il neonato coro dei migranti di Camparada si è unito a quello degli studenti per un breve ma intenso duetto. "Questo è solo l'inizio, a breve anche il percorso musicale verrà ampliato con manifestazioni ad hoc" il commento dei responsabili della cooperativa.

 

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