Quale futuro per l'ospedale di Desio dopo che è stato svuotato e penalizzato?

Angelo Paola, segretario del Pd desiano: "Serve una programmazione seria e condivisa, il nostro ospedale deve tornare ad essere un punto di riferimento".

Quale futuro per l'ospedale di Desio dopo che è stato svuotato e penalizzato?
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Quale futuro per l'ospedale di Desio dopo che è stato svuotato? Ecco cosa ne pensa il circolo desiano del Pd, dopo l'annuncio della trasformazione in Irccs dell'ospedale di Monza, e la conseguente proposta che Desio torni con Vimercate. La posizione è stata espressa dal segretario, Angelo Paola.  "Questa mossa - afferma - senza che ci sia una programmazione seria e condivisa, rischia di essere l'ennesima pagliacciata su questo tema di Regione Lombardia".

Quale futuro per l'ospedale di Desio? Pd: "In gioco c'è davvero tanto"

"Giovedì sera - prosegue - si è tenuta una riunione del Partito Democratico provinciale per fare il punto della situazione sulla sanità ed è subito emerso che l'ospedale di Desio è una delle grandi emergenze del nostro territorio. Lo avevamo detto quattro anni fa, lo avevano detto tutti i sindaci che la suddivisione attuale (Desio con Monza, Seregno e Carate con Vimercate) non avrebbe funzionato; dopo 4 anni siamo a raccogliere i cocci di questa situazione, nella quale l'ospedale che serviva una popolazione molto numerosa è stato penalizzato e progressivamente svuotato di competenze, di fondi per poter operare. Regione Lombardia, questa volta, vuole ascoltare e soprattutto rispondere? A cosa è servita questa divisione? Perché ha deciso di tornare indietro? Per noi non è la soluzione. Quali sono le prospettive e il programma per l'ospedale di Desio? E, soprattutto, quando finalmente si farà in modo che l'ospedale di via Mazzini possa tornare ad essere un punto di riferimento per il nostro territorio e non solo?". Domande che attendono una risposta.

"Serve un progetto di sistema per la Brianza e un'offerta sanitaria adeguata"

"Dentro questo si inserisce un grande tema: come si sta pensando di riorganizzare la sanità nella nostra provincia e in generale i servizi sanitari per i nostri cittadini? - chiede - Rispetto al progetto di riorganizzare la sanità sul territorio, abbiamo ottenuto un primo passo in avanti che è quello che riguarda l'evoluzione dell'ospedale San Gerardo in IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico). Questa situazione ci fornisce quindi la possibilità di ripensare, riorganizzare, ridare forza all'ospedale di Desio e dà anche la possibilità di concretizzare la polarità di Vimercate. Quello che noi cerchiamo è un progetto di sistema per la Brianza, dove i valori, le capacità e l'offerta sanitaria siano adeguati".

Stop ai tempi biblici per visite ed esami

"Ascoltiamo i cittadini: quello che chiedono è che gli esami strumentali e le visite specialistiche non abbiano più i tempi biblici che ci sono; inoltre dobbiamo potenziare la rete socio-sanitaria che deve supportare questa riorganizzazione di tutto il nostro territorio. Tutto un altro grande tema poi riguarda gli aspetti legati alla Riforma Socio-sanitaria del 2015: la valorizzazione del territorio che non c'è mai stata, le criticità legate alla gestione della psichiatria, la presa in carico dei pazienti cronici, i servizi sociali che non sono mai stati sviluppati: crediamo che bisogna ripartire anche dall'analisi di queste criticità della Riforma del 2015 per capire come intervenire".

"La sanità pubblica deve tornare a un livello di eccellenza"

Questo l'impegno. "A livello provinciale e regionale lavoreremo per stabilire una cabina di regia in questa direzione. Il Partito Democratico vuole riportare la sanità pubblica ad un livello di eccellenza e vuole che il rapporto pubblico privato sia un rapporto sano. Il Partito Democratico c'è – come c'è sempre stato, a tutti i livelli, da Desio, in Provincia, fino in Regione. E anche questa volta ci porremo in modo costruttivo, per far sì che questi cambiamenti vadano nella direzione giusta: questa volta, la scelta, sarà decisiva, altrimenti il nostro ospedale rischia davvero tanto. E di conseguenza rischia di venire meno il servizio che dedichiamo alla salute dei cittadini. In gioco c'è davvero tanto".

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