Ridurre le code al Pronto Soccorso: al via un'indagine al San Gerardo

In corso la somministrazione di questionari ai pazienti in codice bianco e verde per verificare l'appropriatezza degli accessi al Ps.

Ridurre le code al Pronto Soccorso: al via un'indagine al San Gerardo
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Code al Pronto Soccorso: al via un'indagine al San Gerardo. In corso la somministrazione di questionari ai pazienti in codice bianco e verde per verificare l'appropriatezza degli accessi al Ps.

Code al Pronto Soccorso: al via un'indagine al San Gerardo

Capire chi consiglia ai pazienti di andare in Pronto Soccorso e quante volte si è fatto ricorso al PS nell'ultimo anno. Sono queste alcune delle domande contenute nel questionario che in questi giorni è in distribuzione all'ospedale San Gerardo di Monza. L'indagine, rivolta ai pazienti contrassegnati in triage da codici verdi e bianchi, è stata avviata da Ats Brianza in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano-Bicocca.

Gli obiettivi

L’obiettivo è capire perché questi utenti si sono recati al PS e se, in rapporto ai sintomi, potrebbero trovare soluzioni diverse nel territorio o nell’ordinaria attività ambulatoriale delle strutture sanitarie territoriali e, quindi, essere trattati altrove, riservando il Pronto Soccorso ai casi più complessi e riducendo i cosiddetti accessi impropri.

“La progettazione dell’azione di miglioramento è il frutto di un lavoro condiviso tra l’équipe del professor Lorenzo Mantovani, professore di Igiene generale e applicata all’ Università Bicocca, e la nostra Agenzia di Tutela della Salute – spiega Oliviero Rinaldi, Direttore Sociosanitario di ATS Brianza – Nel periodo dal 28 gennaio al 1 febbraio, due specializzandi della Bicocca distribuiranno i questionari ai pazienti che si presentano presso il PS del San Gerardo di Monza e cui sia stato attribuito in fase di triage un codice bianco o verde”.

Questionario anonimo

“Il questionario è anonimo e sarà autocompilato, ma i nostri specializzandi saranno a disposizione per fornire il supporto opportuno”, precisa il professor Mantovani. Tra le domande contenute: chi ha consigliato al paziente di recarsi al Pronto Soccorso e quante volte nell’ultimo anno vi ha fatto ricorso.

Casazza "Il questionario verrà esteso agli altri Pronto Soccorso di Ats Brianza"

“L’azione coinvolgerà, nella seconda fase di realizzazione, gli altri principali Pronto Soccorso del territorio dell’ATS Brianza - ha spiegato Silvano Casazza, Direttore Generale di ATS Brianza. L’esito della rilevazione sarà condiviso, al termine del percorso di indagine, all’interno del Gruppo di Miglioramento della nostra Agenzia di Tutela della Salute, al fine di individuare possibili soluzioni in grado di alleggerire i PS del territorio rispetto ad accessi che potrebbero essere trattati tranquillamente ed efficacemente in altra sede”.

Alparone "Lo studio ci consentirà di gestire meglio gli accessi"

"Come dico spesso - ha aggiunto Mario Alparone, Direttore Generale di ASST di Monza  - per migliorarci dobbiamo misurare quello che facciamo e quindi questa iniziativa consentirà di meglio focalizzare ulteriori iniziative da attivare sul fronte dell’appropriatezza degli accessi e che consentiranno di poter gestire con maggiore efficacia gli accessi maggiormente propri di una struttura di pronto intervento”.

 Orfeo "Puntiamo ad appropriatezza e qualità"

“L’iniziativa sviluppata nell’ambito della collaborazione tra  ASST e ATS, finalizzata a migliorare i processi di presa in carico del paziente nella fase acuta del bisogno, sarà utile per ottimizzare i percorsi interni al Pronto Soccorso ed offrire un servizio assistenziale che migliori i tempi di permanenza all’interno della struttura ospedaliera secondo criteri di appropriatezza e qualità” - ha concluso Nicola Vincenzo Orfeo, Direttore Sanitario di ASST Monza.

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