Diagnosi ancora più precise al San Gerardo grazie al nuovo ecografo 3D

L'apparecchiatura da qualche giorno è nella Struttura complessa di Radiologia diagnostica per immagini del nosocomio monzese.

Diagnosi ancora più precise al San Gerardo grazie al nuovo ecografo 3D
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Diagnosi ancora più precise al San Gerardo grazie al nuovo ecografo 3D.  L'apparecchiatura da qualche giorno è nella Struttura complessa di Radiologia diagnostica per immagini.

Al San Gerardo un nuovo ecografo 3D

Da qualche giorno la Struttura complessa di Radiologia diagnostica per immagini - interventistica della ASST di Monza si è dotata di una nuova apparecchiatura di ecografia, ossia di quella moderna tecnica di diagnostica per immagini che utilizza gli ultrasuoni per ottenere immagini di organi e parti del corpo umano utili ai fini diagnostici.

Il nuovo ecografo installato presso l’Ospedale San Gerardo, è un apparecchio di ultima generazione e di fascia alta, ossia integra al suo interno tutti i più recenti sviluppi tecnologici della diagnostica ecografica.

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“Le nuove sonde ecografiche installate sull'apparecchio – spiega il dott. Rocco Corso,
Direttore della Struttura - posseggono un elevato potere di penetrazione degli ultrasuoni permettendo di esplorare organi interni anche in sede profonda, mantenendo alti livelli di risoluzione che favoriscono maggior precisione e dettagli durante l’esame, con il risultato di arrivare a diagnosi precise che consentono di indirizzare precocemente la persona ad ulteriori esami quali ad esempio la TAC, RMN o la PET”.
L’elevata risoluzione temporale di questo nuovo ecografo permette di ottenere immagini istantanee, anche di organi in movimento, creando immagini in tempo reale visualizzabili su un ampio monitor HD a colori da 24 pollici.

Le caratteristiche

L’ecografo esprime le sue potenzialità anche nelle acquisizioni 3D fornendo una mappa
tridimensionale degli organi, nella Fusion (ossia la possibilità di integrare e fondere
immagini TAC/RMN e/o PET con quelle ecografiche), nell’elastosonografia ottenendo
informazioni sull’elasticità e rigidità dei tessuti, nella diagnostica eco-contrastografica (CEUS) per un’analisi della dinamica vascolare di lesioni tumorali e non, ad esempio del fegato e nello studio della microvascolarizzazione degli organi e tessuti.

Ideale per gli esami di 2° livello

Il nuovo apparecchio nel reparto di Radiologia integra e completa l’ampia dotazione di
apparecchiature ecografiche esistenti, trovando principale impiego negli esami di 2° livello, in particolare negli accertamenti bioptici eco-guidati di organi o strutture superficiali come tiroide, linfonodi, tumefazioni del collo ed implementando il settore di radiologia senologica sia in campo diagnostico (ecografia della mammella) sia interventistico (biopsie mammarie, posizionamento reperi/fili guida).

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Non ultima l’integrazione con il PACS, ossia quella rete informatica intraospedaliera dove convergono tutte le immagini radiologiche, che permette una elaborazione delle immagini digitali acquisite ed una sicura archiviazione delle stesse.

“Tecnologie di ultima generazione, multidisciplinarietà dell’approccio, tempestività e
precisione della diagnosi consentono alla nostra Azienda di aumentare le capacità
diagnostiche a favore dei pazienti e di essere sempre all'avanguardia sotto il profilo della cura”, sottolinea il Direttore Generale della ASST di Monza Mario Alparone.

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